Giudiziaria
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11/11/2010 15:15

Villa contesa, assolto Giuliano Giunta

Un fatto risalente al 1997

di Saro Cannizzaro

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Modica – Gli avvocati Marcello ed Ettore Randazzo, chiedono un risarcimento pari a 300 mila euro in favore della parte civile, il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, punta la sua requisitoria sulla responsabilità degli imputati e chiede la condanna a due anni di reclusione ciascuno. Il giudice monocratico, Lucia De Bernardin, in controtendenza, emette sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste. Si chiude in questi termini un processo per una vicenda che risale al 1997 e che ha registrato durante il suo corso la modifica per ben cinque volte dei capi d’imputazione. Al centro del dibattimento un’antica villa di Pozzallo.

Un procedimento che aveva avuto un precedente davanti al Tribunale per il Riesame di Ragusa dopo che il Gip di Modica aveva disposto il sequestro della struttura residenziale. Il Tdr, però, rigettò, all’epoca, l’istanza di dissequestro della villa che deteneva in locazione Antonio Sparacino, un insigne professore modicano. Quest’ultimo, che era patrocinato dall’avvocato Fabio Borrometi, insieme a Giuliano Giunta, ex proprietario dell’immobile che si trova in Contrada Cella, difeso dagli avvocati Saverio La Grua ed Alessandro Agnello, erano stati accusati di truffa in concorso. Sparacino, che risiede a Milano, nel 1991 aveva preso in locazione l’antica villa di proprietà di due fratelli pozzallesi. L’usufrutto era rimasto in favore dell’anziana madre. Quando la donna morì, uno dei figli, Giunta, per l’appunto, vendette la sua parte dell’immobile ad una donna di Pozzallo. Era il 1997. L’acquirente trovò, però, degli inghippi per entrare in possesso della struttura. “Prima di acquistare la villa – aveva spiegato la donna – sono andata a visitare l’immobile e Giuliano Giunta mi fece, addirittura, da cicerone senza mai accennare dell’esistenza di un contratto d’affitto in favore di Sparacino”. Furono avviati diversi procedimenti in sede civile nei confronti di Sparacino, che si fece forte del contratto di conduzione, e di Giunta, che il Tribunale di Modica aveva sempre respinto.

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