Studi su tracciabilità genetica dell'Irvos e del Coribia
di Redazione
PALERMO, 3 DIC – E’ nata la banca dati regionale dei
vitigni autoctoni grazie agli studi sulla tracciabilità genetica
portati avanti dall’Irvos e dal Coribia, il Consorzio di ricerca
sul rischio biologico in agricoltura. Con l’ausilio di esperti
del ministero della Sanità sono stati analizzati i virus che
intaccano i vitigni e sono state isolate le parti sane per la
moltiplicazione. Sono stati studiati 5.209 presunti cloni di
varietà già conosciute, 1.438 di vitigni minori e 136 cloni di
vitigni reliquie.
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