Vittime due donne rumene
di Redazione

Acate – I Carabinieri della Compagnia di Vittoria, hanno proceduto all’arresto di due cittadini tunisini ritenuti responsabili dei reati di violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti di due donne rumene.
Ieri i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile, dopo una richiesta di soccorso pervenuta alla dipendente Centrale Operativa, si sono portati ad Acate e precisamente in Contrada Case Serre dove all’interno di una casa rurale la cui porta era chiusa dall’esterno con un lucchetto hanno trovato due donne, una 41enne e una 46enne di origine rumena ma acatesi d’adozione, ancora in preda al panico per quanto accadutogli. Dalla ricostruzione fatta dai militari è stato accertato, infatti, che la sera precedente, Hammadi Brahim, tunisino 41enne bracciante agricolo in regola con i documenti di soggiorno, unitamente al connazionale Garbi Aymen 28enne, si erano recati a casa delle due donne e dopo aver cenato insieme, l’Hammadi hanno abusato sessualmente della più giovane delle due con la quale, peraltro, avrebbe già convissuto in passato per qualche tempo, minacciandola di percuoterla violentemente se non avesse accettato il rapporto. Anche il Garbi avrebbe tentato di abusare a sua volta della stessa donna ma la stessa avrebbe opposto resistenza tanto da far desistere l’uomo. Le due donne quindi sono riusciti a rinchiudersi all’interno della stanza da letto cosicché i due aguzzini si sono allontanati dall’abitazione non senza rinchiuderle all’interno della casa applicando dall’esterno un lucchetto alla porta d’ingresso probabilmente per impedire che le stesse vittime si allontanassero per chiedere soccorso. Fortunatamente però una delle due vittime era in possesso di un telefono cellulare con cui le vittime sono riusciti ad allertare le forze dell’ordine ai quali hanno descritto il modello di auto in possesso dei due uomini, elemento fondamentale per il rintraccio e l’arresto dei due tunisini sorpresi poco dopo nei pressi del luogo a bordo di una Ford. I due arrestati sono stati quindi tradotti presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria davanti alla quale l’Hammadi dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale, minaccia e sequestro di persona in concorso mentre per il Garbi i reati contestati sono la tentata violenza sessuale, il sequestro di persona in concorso e l’inottemperanza dell’ordine di espulsione impostogli dalle autorità provinciali ragusane nel luglio del 2009 così poi come emerso a seguito della completa identificazione dello stesso.
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