Attualità
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18/10/2010 22:32

Zio Michele ha ritrattato

Misseri ha ritrattato la confessione sul vilipendio di cadavere

di Socrathe

Michele Misseri si è sacrificato al posto della figlia. 

 

Forse è andata proprio così, lo zio di Sarah avrebbe tutelato sua figlia fino allo strazio dell’ultima confessione che ha portato Sabrina ad essere indagata per omicidio. Michele Misseri avrebbe sostenuto il peso del delitto con forza e determinazione per 40 giorni. Poi il crollo e la confessione in diretta TV, proponendo la farsa del rinvenimento del telefonino e partecipando attivamente alle indagini per rintracciare il corpo della piccola Sarah e consegnarlo a più degna sepoltura. Michele Misseri ha sentito il fiato degli investigatori sul collo e ha ceduto alla collaborazione, confessando indirettamente il delitto davanti alle telecamere. La letteratura del crimine è piena di casi dove chi non è incaricato alle indagini entra in modo scomposto in scena mettendo in campo strumenti emozionali comandati a singhiozzo, a esempio le lacrime pulsanti, cercando di guidare gli inquirenti sulla strada del dubbio. Il singhiozzo a intermittenza ha incastrato anche Sabrina, non scordiamolo. Ma sono state le bugie, dietro il velpeo di un pianto a comando e di frasi ripetute a cadenza ordinata, a incastrare padre e figlia, protagonisti del caso Sarah Scazzi, che sembra giungere finalmente a conclusione. Pochi minuti fa Michele Misseri ha ritrattato la confessione sul vilipendio di cadavere. E questa è stata la bugia più grossa a cui nessuno degli inquirenti, e forse gran parte dell’opinione pubblica, ha mai seriamente creduto. Lo zio non ha violentato la bimba da morta. Simulazione terminata. 

                                                                                    Socrathe 

 

 

 

 

 

Lettera al tg5

«I nostri rapporti – ha scritto Mariangela. l’amica di Sabrina, in una lettera a Francesca Pozzi, inviata del Tg5 – si sono deteriorati perché lei voleva che io parlassi con i giornalisti e io mi sono rifiutata».

Nella lettera scritta a mano alla giornalista del Tg5, ha confermato quello che ha raccontato agli inquirenti fin dai primi momenti della scomparsa di Sarah, l’agitazione ingiustificata di Sabrina sin dai primi minuti della scomparsa di Sarah.