di Redazione

Il governatore della Sicilia Totò Cuffaro è stato dichiarato colpevole di favoreggiamento semplice e condannato a 5 anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Nel processo per le ‘talpe’ alla Direzione distrettuale antimafia, il presidente della Regione era imputato di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e rivelazione di segreto.
Cuffaro, contrariamente a quanto egli stesso aveva annunciato, ha assistito alla lettura della sentenza nell’aula bunker di Pagliarelli.
Il governatore ha stretto la mano ai due pubblici ministeri Maurizio De Lucia e Michele Prestipino e al procuratore aggiunto Giuseppe Pignatone, che hanno sostenuto l’accusa.
“Mi sento rispettoso delle istituzioni”, ha detto Cuffaro prima della sentenza rispondendo alla domanda di un giornalista.
RESTO PRESIDENTE – Il Presidente della regione Sicilia dopo la sentenza ha aggiunto: «Resto presidente della regione: non ho mai favorito la mafia. Quello che farò lo sapete già. Domani alle 8 sarò al mio tavolo da lavoro. Grazie a tutti i siciliani che mi hanno sostenuto»
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