La donna delle stelle
di Redazione
Ha esordito nel mondo del cinema recitando a Ragusa, ne “L’Uomo delle Stelle” di Peppuccio Tornatore.
Tiziana Lodato ha ricevuto in dote da madre natura la mediterraneità.
Fino a 17 anni ha vissuto a Catania, lei figlia di una sarta, mestiere che avrebbe interpretato anni dopo, in “Perduto Amor”, l’opera prima di Franco Battiato.
Il debutto a fianco di Sergio Castellitto, sotto l’abile mano del regista di Nuovo Cinema Paradiso.
I cineasti che l’hanno scelta in seguito, fra cui lo sciclitano Vito Zagarrio, che nel 2004 l’ha chiamata a interpretare un ruolo in “Tre giorni d’anarchia”, film in cui in maniera onirica fa la propria apparizione anche la Madonna delle Milizie di Scicli, le hanno chiesto sempre la spontaneità del gesto, e dell’interpretazione: quella della donna sicula, ma moderna, mai supinamente chinata ai clichè.
Così la Rosalia de “La stanza dello scirocco”, o la Maria di “Brancaccio”.
Tiziana è un raro esempio di una declinazione possibile sul grande schermo e troppo spesso ignrata da registi alla ricerca del déjà vu: quella della donna siciliana di oggi, figlia del suo tempo, della contemporaneità, ma capace di interpretare, innovando, la tradizione.
Chi è Tiziana
Nata nel 76 a Catania, dopo gli studi presso il Teatro Stabile etneo, Tiziana debutta sul grande schermo nel 1995 con una parte da protagonista ne L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore. Dopo il debutto e la maturità all’Istituto d’Arte di Catania decide di stabilirsi a Roma.
Oltre che lavorare per il cinema recita in teatro e per la televisione.
Tra gli altri suoi lavori ricordiamo i film: Italiani (1996), regia di Maurizio Ponzi, Donna di piacere, regia di Paolo Fondato, e Volare!, regia di Vittorio De Sisti, entrambi del 1997, La stanza dello scirocco (1998), regia di Maurizio Sciarra, L’amore di Marja (2002), regia di Anne Riitta Ciccone, Solino (2002), regia di Fatih Akim, Tre giorni d’anarchia (2004), regia di Vito Zagarrio.
In televisione, la ricordiamo nella miniserie Brancaccio (2001), regia di Gianfranco Albano, nelle due serie di Gente di mare (2005-2007), in onda su Rai Uno, e nelle fiction di Canale 5 Fratelli Detective, regia di Giulio Manfredonia, e L’onore e il rispetto, regia di Salvatore Samperi, entrambe del 2009.
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