Verso l’accorpamento?
di Redazione


Modica – A seguito della visita ispettiva svolta da Banca d’Italia nell’ambito delle proprie attività di vigilanza, si profilano scenari incerti per l’istituto di credito cooperativo fondato nel 2006 da una cordata di imprenditori modicani.
È di questi giorni, infatti, la notizia del blocco dell’erogazione del credito da parte dell’unica filiale dell’istituto, che sarebbe conseguenza diretta e immediata dell’attività ispettiva svolta Banca d’Italia. Altri rumors raccontano addirittura di un possibile accorpamento dell’istituto di credito cooperativo ad altro gruppo bancario, ancora da individuare, rispetto al quale le dimissioni in massa del Consiglio di Amministrazione della BCC costituirebbero l’atto propedeutico, forse indotto dall’Ente di via Nazionale.
La legge conferisce, infatti, alla Banca d’Italia molti strumenti per la supervisione di banche e intermediari finanziari e per intervenire quando ci sono problemi, sino alla facoltà di convocare il Consiglio di Amministrazione o l’Assemblea dei Soci, oppure di porre limiti ad alcune attività.
Nei casi più gravi, l’intervento può arrivare all’adozione di provvedimenti di rigore, quali l’amministrazione straordinaria e la liquidazione coatta amministrativa e, in caso di irregolarità gestionali e di violazioni della normativa, all’applicazione di sanzioni amministrative nei confronti dei responsabili aziendali.
Il controllo riguarda tutti gli aspetti dell’operatività: la verifica dei requisiti per svolgere l’attività, la stabilità patrimoniale, la sana e prudente gestione e si focalizza sulla coerenza degli assetti organizzativi, la qualità della gestione, il controllo dei rischi, l’adeguatezza del patrimonio a fronteggiare eventuali perdite, il rispetto della normativa in materia di trasparenza, antiriciclaggio e usura.
Naturalmente non è dato sapere quali di questi aspetti abbiano evidenziato carenze e lacune tali da suggerire a Banca d’Italia gli interventi adottati nei confronti della BCC della Contea che, peraltro, non sono noti nel dettaglio, ma è facile intuire per l’istituto di credito modicano profondi cambiamenti operativi e gestionali, che ne stravolgeranno l’attuale assetto proprietario, di governance e di operatività.
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