Dieta in gravidanza, curare la propria alimentazione, in gravidanza, significa prendersi cura del proprio bambino. Che, fin dalle prime settimane di gestazione, assimilerà dalla mamma prima di tutto il cibo, oltre a tutte le emozioni – positive e negative – che la donna vive nei nove mesi che precedono la nascita del bambino/bambina. Le più recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che le cosiddette “impostazioni iniziali della vita” avvengono già nell’utero materno. Per questo, le radici dei disordini, o del benessere, che l’adulto manifesta nel corso della sua vita, iniziano e maturano già durante la gravidanza e dipendono quindi dalla mamma, dal suo stile di vita, dalla sua alimentazione. Negli ultimi decenni, gli studi sulla vita prenatale del bambino si sono moltiplicati. Oggi, ad esempio, sappiamo che una sana alimentazione seguita dalla mamma in gravidanza è indispensabile per lo sviluppo psicofisico e cerebrale del neonato. La donna che desidera avere un bambino deve iniziare a seguire una dieta equilibrata già un anno prima della gravidanza e poi deve continuarla anche quando il bambino è nato.
Ma quali sono i cibi che fanno male? Occorre evitare cibi crudi o poco cotti, formaggi morbidi non pastorizzati, latte non pastorizzato, che possono causare malattie anche gravi, come salmonellosi, toxoplasmosi, listeriosi. Attenzione anche ai pesci di grandi dimensioni, che possono contenere alti livelli di mercurio, e ai cibi preconfezionati e conservati.
La dieta, comunque, deve essere varia. I legumi, in quantità moderata, oltre a controllare la nausea e la stipsi nei primi mesi, forniscono vitamine del gruppo B e folati B9-B6, cioè sostanze indispensabili all’accrescimento del feto e alla profilassi di gravi malformazioni. Tra le altre indicazioni utili: preferire il pane integrale a quello bianco, i cibi cotti al vapore o alla griglia ai fritti, il riso alla pasta, le patate al forno o bollite a quelle fritte e non dimenticare di consumare, yogurt, frutta fresca di stagione, noci, mandorle e nocciole, semi di girasole e sesamo.
Occorre ricordarsi sempre che l’alimentazione va controllata anche quando il bambino è nato, soprattutto durante l’allattamento. È importante, infatti, evitare cibi che possono alterare il sapore del latte materno, come cavolo, aglio, cipolla, asparagi, peperoni, porri, radicchio, rape, verza, insaccati, acciughe e crostacei, ma anche formaggi fermentati, affumicati o stagionati, maionese, panna e spezie, caffè e tè eccessivi.
Come far crescere bene il bambino durante la gestazione
Per il benessere fisico del bimbo: proteine, ferro, zinco, selenio, vitamine del gruppo B, A, C, E;
per il cervello: proteine, grassi insaturi, Omega3 e 6, colina, vitamina B12, rame;
per ossa e denti: calcio, fosforo, magnesio, fluoro, vitamine A, D, K;
per il sangue del feto e della mamma: ferro, magnesio, calcio, vitamine B12, B6, A, K;
per ottimizzare il metabolismo del feto e della mamma: carboidrati, proteine, grassi, vitamine del gruppo B, colina, acido pantotenico, magnesio, fosforo, manganese, selenio, cromo, potassio, zinco, molibdeno, sodio.
Primo trimestre (1a - 13a settimana)
La dieta deve essere aumentata in questo periodo di circa 200 calorie
al giorno, per venire incontro alle esigenze del bambino. È importante assumere calcio e ferro; per contrastare la nausea, pasti frequenti e leggeri, zenzero, cereali e patate.
Secondo trimestre (14a - 27asettimana)
È importante nutrirsi poco e spesso, perché il bambino nell’utero è sempre affamato! È però fondamentale non aumentare di peso più di due chili per ogni mese. In questo periodo, occorre assumere acidi grassi insaturi (contenuti nel pesce, soprattutto azzurro).
Terzo trimestre (28a - 39a settimana)
Ferma restando l’assunzione costante di acidi grassi insaturi, è opportuno integrare nell’alimentazione la vitamina K (broccoli, cavoli neri, asparagi, spinaci). È utile combattere la stanchezza di questi mesi con spuntini sani e frequenti.