Il regista del Commissario Montalbano aveva 79 anni
di Redazione

Assisi – Un cappellino sportivo e un paio di occhiali da sole hanno permesso a Luca Zingaretti di nascondere la propria commozione al funerale di Alberto Sironi nella città di Francesco.
Le esequie del regista del Commissario Montalbano nel Duomo di San Rufino ad Assisi, città adottiva di Alberto, che qui aveva trovato Lucia Fiumi, sposata nel 2016 dopo anni di felice convivenza.
“Ha vissuto pienamente innanzitutto la sua condizione di marito e padre e dopo di regista. Per famiglia intendeva il felice e gioioso mantenimento del contatto con zii e zie, nipoti e quanto allargasse il concetto stesso di famiglia”.
Le parole che sgorgano dall’omelia, in una chiesa affollata non solo di parenti e amici, ma anche di gente comune che amava Sironi per la sua bravura.
Luca Zingaretti deve molto a Sironi. Fu lui a sceglierlo come protagonista del Commissario Montalbano, nonostante Zingaretti non somigliasse per nulla ai tratti disegnati da Andrea Camilleri, il cui Montalbano aveva tanti capelli e baffi.
Alle esequie anche l’attore Flavio Insinna.
Sironi era malato da tempo
“Stava male da un po’ di tempo, ma lo sapevamo solo io e lui, voleva continuare a lavorare. Adesso era crollato”, racconta Lucia, moglie assisana di Alberto. Si erano conosciuti ad Assisi, insieme nella giuria del Calendimaggio di Assisi.
Lui era nato a Busto Arsizio nel 1940. Avevano comprato in Umbria nella zona di Scheggia dove si erano sposati il 22 maggio del 2016. Sironi aveva scelto Zingaretti fra tre attori.
“Uno non poteva venire perché aveva litigato con la moglie e aveva un occhio nero”, raccontava, “l’altro non ha fatto un ottimo provino, Luca invece è stato bravissimo. La scelta di mettere un poliziotto simpatico è ispirata dal poliziesco americano perché per noi, fino agli anni Ottanta, la polizia era quella fascista con il manganello in mano. Io mi sono concentrato sulla figura privata del commissario“.
Se ne va un epoca bellissima. Lucia ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Ciao amore mio”.
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