Si chiude una pagina di storia
di Peppe Scarpata


Scicli – Hanno voluto imporci una Repubblica fondata sugli smartphone, ma non possiamo rassegnarci, così, passivamente, alla solitudine delle cuffiette assegnata per decreto dalla modernità che ci controlla e ci governa, pure.
Esistono ancora dei luoghi sacri, ma laici, dedicati al trivio e al convivio. Veri e propri santuari dove è ancora possibile incontrare gente vera, umani, insomma, senza neanche passare dal carcere dei social per chiederne l’amicizia. Spazi privati ma aperti al pubblico ove è anche possibile parlare del più, del meno, di tutti i vari e di ogni eventuale con persone reali. C’è presenza di vita al di qua di internet. Dobbiamo prenderne atto.
Questi luoghi di culto sono i Bar.
Sì, i Bar.
Oggi abbiamo appreso la notizia che la Caffetteria San Bartolomeo, a Scicli, chiuderà saracinesche e battenti il 6 dicembre. Chiude il Bar del quartiere più fotografato e più frequentato dai turisti che giungono a Scicli inseguendo le orme del barocco e di Montalbano.
Chiude il Bar del quartiere San Bartolomeo. Il Bar che si affaccia su quello scorcio antico della città che si mostrava, già nel 500, in tutta la sua bellezza rupestre all’eremita Morifet dalla sua grotta, sotto la chiesa di Sion, l’odierno convento sul colle della Santa Croce.
Uno sfratto esecutivo, che nulla ha a che vedere con intenzioni di recupero morosità, dato il buon andamento e la correttezza della gestione, chiuderà per sempre i conti di quel Bar con la storia popolare di un’intera città. Uno sfratto. Punto. La proprietà dell’immobile ha voluto rioccupare anche i bassi di quel palazzo che da più di 40 anni ha ospitato il Bar del quartiere. Forse per una vendita successiva. Chi lo sa. C’è poco da aggiungere sotto questo aspetto.
La parabola della caffetteria San Bartolomeo, scritta con l’inchiostro della socializzazione, della prossimità, dell’accoglienza, spinta da sorrisi, chiacchiere, caffè, buono, sempre, a ogni ora del giorno e della prima notte, è dunque, nella sua curva discendente e finale.
E ci dispiace, assai.
La Caffetteria San Bartolomeo non è stata solo un semplice Bar, ma il primo avamposto di ospitalità di tutto un quartiere che, ancora oggi, amiamo definire popolare, abitato da gente laboriosa, modesta, onesta. Da domani, purtroppo, San Bartolomeo non avrà più il suo Bar.
Una fredda saracinesca chiusa darà il benvenuto al volgo e pure al turista in visita alla città più bella del Mondo. Peccato.
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