Cultura Modica

Rosario Assenza, un modicano nello Sceicco Bianco, con Sordi e Fellini

Fotografo di scena, comparsa, inventore della Rectaflex



Modica - Rosario Assenza, nato a Modica il 24 marzo 1915, fotografo di scena a Cinecittà, comparsa all'occorenza, inventore della Rectaflex insieme a Telemaco Corsi. 

L'uomo che vedete in foto è il protagonista del nostro racconto, che inizia negli anni Trenta del Novecento. Figlio d'arte, il padre si chiamava Antonino e fu pioniere della fotografia agli inizi del secolo a Modica. Rosario Assenza era figlio di "Don Ninì", decoratore e fotografo in Modica assieme al fratello Giorgio, fondatore dello studio Venus a Modica Alta. I fratelli di Rosario erano, tra gli altri, Gianni (anche lui nato a Modica) e Meno (nato a Pozzallo), tutti e tre fotografi.

Rosario agli inizi del terzo decennio del secolo scorso insieme al fratello Gianni si trasferì a Roma, diventando ragazzo di bottega nello studio del fotografo Ciolfi. Nel dopoguerra Rosario frequentò Cinecittà, diventando fotografo di scena dei film che lì venivano girati. 

Dopo i bombardamenti alleati, anche l'altro fratello Meno e il padre Antonino (don Ninì) si trasferirono a Roma, dove lavorarono nello studio di Elio Luxardo, il fotografo delle dive.

Meno e il padre tornarono a Pozzallo; Rosario e Gianni proseguirono la loro carriera a Roma, continuando a lavorare come fotografi di scena, aprendo prima uno studio a Rampa Mignanelli (Piazza di Spagna) e poi dentro Cinecittà.

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Negli anni Cinquanta Rosario avviò uno studio in via Di Ripetta, al civico 226. Lo troviamo fotografo di scena ne "Lo Sceicco Bianco" (1952), per la regia di Federico Fellini, film che consacra Alberto Sordi. E fu proprio Fellini a chiedere a Rosario di posare in una scena, che oggi vi proponiamo in foto. 

Ma Rosario lavora anche per Orson Welles, e sul set di "Uomini e lupi" di De Santis e Savona, ne "Il federale" di Luciano Salce con Ugo Tognazzi (vedi foto in gallery accreditata a Rosario Assenza). Sue le foto di "Guerra e Pace" di Mario Soldati e King Vidor, di "Carosello napoletano" di Ettore Giannini, "Camicie rosse" di Goffredo Alessandrini. Rosario fotografò anche Anna Magnani. 

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Sue ancora le foto de "La ragazza con la valigia" (1962) e "Le ragazze di San Frediano" (1954). A quest'ultimo aveva lavorato il fratello Gianni (anche lui citato nei crediti in chiusura). Durante le riprese a Firenze, Giorgio La Pira (allora sindaco) passò proprio per la chiesa di San Frediano e Gianni gli si avvicinò presentandosi come "il figlio di Don Ninì". E La Pira fu felice di incontrare un figlio di Pozzallo a Firenze. E' probabile che i due fratelli si sostituissero a vicenda durante alcune giornate di lavorazione o che uno aiutasse il "titolare" di uno specifico film.

Purtroppo, i film a cui lavoravano lui e il fratello Gianni non riportano i loro nomi nei crediti delle foto di scena, perché lavoravano spesso per conto terzi. Anche de "Lo sceicco bianco" non risultano i crediti delle foto, se non nell'archivio di Cinecittà. 

Ma c'è una terza vita di Rosario che ne fa una figura complessa e sfaccettata. Quella di inventore. Rosario aiutò Telemaco Corsi a reliazzare il progetto di Rectaflex, la Reflex con un innovativo sistema di specchi che raddrizzava finalmente la visione dell'immagine (fino a quel momento invertita destra-sinistra). Una intuizione geniale che Assenza regalò a Corsi senza trarne alcun profitto. 

Rosario Assenza morì a Roma il 25 gennaio 1976. Una figura di artigiano del cinema da recuperare, da ricordare. 


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