Una logica ancora da decifrare
di Redazione

Chi fosse chiamato a redigere l’identikit del Coronavirus potrebbe partire da tre dati. I Paesi dove il coronavirus si dimostra più letale sono tutti compresi nella fascia del globo fra il 45° e il 30° di latitudine. E se le zone a nord di questa fascia pericolosa denunciano in genere un numero elevato di casi senza una significativa mortalità, la parte meridionale del pianeta al di sotto del 30° parallelo non sembra significativamente interessata all’epidemia da Covid-19. Il perchè? Non è chiaro.
Ha risparmiato l’Africa
L’Africa è stata risparmiata dal contagio e anche in Lombardia non vi sono extracomunitari ricoverati, come conferma l’ormai famoso dottor Massimo Galli, direttore di Malattie Infettive del Sacco di Milano. «Verosimilmente, c’è una diversa disponibilità e diverse caratteristiche dei recettori per il virus in alcune etnie, in alcune popolazioni, soprattutto di origine africana». Quando si radica in un territorio, si sedimenta diventando contagioso in maniera più aggressiva. Il caso Lombardia è eclatante.
Uomini-donne: un rapporto 8 a 2
Per ogni otto uomini contagiati, ci sono due donne contagiate. Queste differenze rivelano un fenomeno che nasconde il segreto per aggredire il virus: la direzione è il suo rapporto con l’assetto ormonale dei due sessi. Gli uomini, infatti, “producono androgeni”, mentre le donne estrogeni. Potrebbero essere proprio gli ormoni femminili a costruire resistenze naturali contro molte patologie. Fra queste il Coronavirus.
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