E' davvero curiosa la storia del pomodoro: per molto tempo è stato infatti considerato velenoso. In effetti vi è una parvenza di verità perché le foglie, gli steli, e frutti non maturi contengono un alcaloide tossico. In origine questo ortaggio dalla forma rotonda, originario dell'America centrale, faceva bella mostra come pianta ornamentale, ma non veniva considerato commestibile. Gli aztechi lo chiamavano Tomatl. In Italia il botanico Pierandrea Mattioli, prendendo spunto dal colore del frutto che in origine era giallo dorato, lo battezzò "pomo d'oro". Pensate che per la prima ricetta di pasta al sugo di pomodoro bisognerà attendere il 1849. Da quel momento in poi il pomodoro evocherà i sapori e il gusto della cucina partenopea.
Mediterraneo d'adozione, oggi è un alimento che non può mancare sulle nostre tavole, ingrediente tipico della dieta mediterranea. Condimento ideale per la pasta, può consumarsi semplicemente anche come merenda con pane e olio oppure lo si può aggiungere all'insalata per insaporirla.
Pomodoro e dieta ipocalorica: rientra tra gli alimenti consigliati?
Il pomodoro è un alimento che possiede pochissime calorie: meno di 20, per cui può ben figurare in una dieta dimagrante. E' composto soprattutto da acqua per il 93%, per il 4% da glucidi e per l'1% da protidi. La presenza delle fibre lo rende un alimento che non appesantisce lo stomaco. Buono anche l'apporto di vitamina C, che ha un effetto antiossidante ed è utile per il sistema immunitario. Inoltre contiene l'acido citrico e l'acido malico che combinandosi assieme aumentano il senso di sazietà.
Consumato con una foglia di basilico aumenta ulteriormente la digeribilità degli alimenti. Il processo di cottura non ne deteriora le vitamine. Le fibre idrosolubili, in particolare la pectina durante il processo di cottura, tendono a trattenere più acqua e quindi anche in questo senso aumentano il senso di sazietà. La presenza di carnitina che serve a trasformare i lipidi in energia, lo rende un alimento indicato nelle diete dimagranti. Il licopene, un potente antiossidante responsabile del colore rosso del pomodoro (protegge dalle patologie cardiovascolari e dall'accumulo del colesterolo nel sangue), a differenza della vitamina C che si perde con la cottura, si assorbe meglio se questo ortaggio viene cotto.
Pomodori: come abbinarli con gli altri alimenti
Pertanto il pomodoro di per sè non fa ingrassare, tuttavia dobbiamo fare attenzione agli alimenti con cui lo accompagniamo. Oltre che su una fetta di pane con una foglia di basilico e dell'olio, il pomodoro può abbinarsi al pesce lesso che è stato dissalato nell'acqua. Da evitare invece l'abbinamento con i formaggi stagionati, sempre se stiamo seguendo una dieta dimagrante. Sì invece con la classica mozzarella, soprattutto d'estate, per un piatto fresco e sfizioso. Anche nel caso del pomodoro, come d'altronde per tutti gli alimenti, vale sempre la raccomandazione di non esagerare col consumo.