Benessere Detossificante

La dieta dell’acqua giapponese

Sgonfiapancia

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/14-05-2020/la-dieta-dell-acqua-giapponese-500.jpg La dieta dell’acqua giapponese


Bere acqua a digiuno ha un potere saziante, dimagrante e depurante, scopriamolo insieme. La dieta dell’acqua giapponese è il metodo orientale che ci aiuta a perdere peso e a sgonfiarsi che ha come alleata l’acqua. Ecco cosa dovete sapere sulla dieta dell’acqua o water diet che arriva direttamente dal Giappone. Grazie alla dieta dell’acqua giapponese, è possibile sia perdere peso, sia sgonfiare la pancia. Più che di una dieta, bisognerebbe parlare di una serie di buone regole da seguire se si vuole perdere peso e dire addio alla ritenzione idrica, relative a come bere acqua durante l’arco della giornata. Approvata ufficialmente dalla Japan Medical Association, la dieta della dieta dell’acqua giapponese prevede infatti l’attenzione a quanta acqua bere e a come farlo fin dalle prime ore del mattino. Appena alzati, bisognerebbe bere 4 bicchieri d’acqua a stomaco vuoto ma molto lentamente e con qualche secondo di pausa tra uno e l’altro bicchiere.

Ma quale acqua bere?
Prima di parlare del come e del quando, bisogna analizzare il “quale”. Non tutta l’acqua va bene: secondo il protocollo originale della dieta dell’acqua giapponese, infatti, le caratteristiche della materia prima sono fondamentali. L’acqua dev’essere fresca: non gelata perché potrebbe comportare disturbi a livello gastrico ma comunque abbastanza fredda. Oltre alla temperatura, anche la composizione è importante: che non ci siano tracce di fluoro né di calcare. L’acqua depurata tramite l’utilizzo di caraffe filtranti così come l’acqua minerale imbottigliata andranno bene. Secondo il protocollo della dieta dell’acqua giapponese, quindi è molto importante curare la qualità dell’acqua scelta. Una volta terminati i 4 bicchieri da bere a digiuno è consigliabile attendere circa 45 minuti prima di iniziare a fare la prima colazione. Se si incontrano difficoltà nell’iniziare la giornata con 4 bicchieri, si può cominciare piano piano aumentandoli gradualmente. Iniziate con due e aumentate nei giorni successivi fino ad arrivare al numero di quattro. Un altro punto da ricordare riguarda il fatto che, dopo aver consumato i pasti della giornata, è opportuno non bere per almeno un paio d’ore.

Quanta acqua bere prima dei pasti principali?
Prima del pranzo o della cena, ci si deve comportare esattamente come per la colazione: dovete bere 4 bicchieri d’acqua a stomaco vuoto. Non dimenticate di sorseggiare lentamente, osservando una pausa tra un bicchiere e l’altro. Questo va ripetuto sempre tre quarti d’ora prima del pasto. Per almeno un paio d’ore dopo colazione, il pranzo e la cena è vietato bere acqua. Nel caso la sete fosse insopportabile, si può bere acqua tiepida a piccoli sorsi. Così facendo non si rischia di compromettere l’efficienza dei processi gastrici e digestivi. Tuttavia è sempre meglio evitare di introdurre acqua nello stomaco per le due ore successive al pasto.

Quanta acqua bere prima di uno spuntino?
Anche prima di uno spuntino bisogna seguire il protocollo dell’acqua da bere anticipatamente. Insomma: per qualsiasi cibo solido che andrete a ingurgitare, prima dovete bere. Se i pasti principali necessitano 4 bicchieri da consumare 45 minuti prima, per gli snack le quantità e le tempistiche diminuiscono sensibilmente. Sarà sufficiente un solo bicchiere, da bere circa un quarto d’ora prima. Se però lo spuntino è ad alto contenuto calorico, bevetene due. Ricordandovi però che l’acqua non fa miracoli: senza seguire un’alimentazione sana e ipocalorica non perderete molto peso. Quindi via libera a bene bere acqua prima dei pasti però ciò che consumate deve essere non troppo ricco di calorie e grassi. Se proprio non si riesce a controllare la sete, è consigliabile, ve lo ricordiamo bere acqua dell’acqua tiepida. In questo modo, si evita di compromettere l’efficienza dei processi digestivi. Questo protocollo, che deve essere associato a uno stile di vita sano e a una dieta ipocalorica e bilanciata, fa riferimento all’elemento naturale associato per eccellenza alla vita. Presente in grandi quantità nel corpo umano (ma anche in numerosi alimenti che mettiamo nel piatto ogni giorno), l’acqua favorisce il funzionamento ottimale dell’apparato digerente e contrasta la peristalsi intestinale, spesso causa del fastidioso gonfiore addominale. L’acqua è anche un’ottima alleata della bellezza della pelle che, quando si ottimizza l’apporto idrico quotidiano, appare palesemente più elastica. Degna di un cenno è pure l’efficacia detox che si può apprezzare bevendo acqua a digiuno. L’apporto idrico nelle ore in cui non si assume cibo aiuta a tenere sotto controllo la sensazione di fame al momento del pasto e favorisce l’efficienza del sistema linfatico. La dieta dell’acqua giapponese, che comporta benefici anche in caso di pressione alta, gastrite e artrite (le persone affette da questa patologia dovrebbero seguire il trattamento solo per 3 giorni nella prima settimana e ogni giorno dalla seconda in poi), non ha effetti collaterali.

Possibili effetti collaterali della dieta. Essenziale è comunque consultare il proprio medico curante, in quanto all’inizio potrebbero palesarsi sintomi tipici della disintossicazione del corpo, come per esempio prurito, vertigini, mal di testa, sudorazione e alito cattivo. Prima di iniziare la dieta è opportuno consultare il proprio medico di fiducia perché potrebbero comparire i sintomi tipici della disintossicazione del corpo. L’acqua ha infatti un elevato potere disintossicante e potrebbe inizialmente causare mal di testa, vertigini, alito cattivo, sudorazione o prurito.


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