Moda e Gossip Pantofole autunno 2020


Durante i mesi di lockdown, i nostri piedi si sono abituati alla comodità: basta tacchi alti, scarpe troppo strette, vesciche sui talloni. Le uniche scarpe accettate sono quelle per stare in casa. Non pensate alle enormi e imbarazzanti pantofole col pelo che sicuro nascondete in qualche angolo recondito della scarpiera: comode sì, ma pur sempre di buon gusto. Ecco allora il compromesso: la pantofola di questo autunno è la friulana.
Avvistata anche ai famous feet di George Clooney e Amal Alamuddin, è la scarpa più in tendenza del momento, da indossare fuori e dentro casa. Lontana dall'orbita frenetica dei trend, è la versione aristocratica, raffinata ed elegante della classica pantofola, ma le sue origini sono in realtà umilissime e totalmente Made in Friuli.

Chiamate nella lingua locale "scarpetz", le friulane (o furlane) sono antiche calzature da lavoro nate in Carnia, regione a nord-ovest della provincia di Udine, Friuli Venezia Giulia. Località povera, le donne carniche le confezionavano recuperando materiali di scarto detti blecs: la suola si ricavava da copertoni di bicicletta, il rivestimento interno da sacchi di juta o cartone e la tomaia da ritagli di stoffa e tessuto (velluto per le festività, da lenzuola, camicie e vestiti per tutti i giorni). Questa caratteristica del riciclo è oggi uno dei valori aggiunti delle friulane per un consumatore sempre più attento alla sostenibilità dei prodotti acquistati. In breve tempo la notorietà delle friulane si spinse fino alla Serenissima (qui chiamate "papusse"), dove nel primo dopoguerra divennero le scarpe predilette dai gondolieri che indossandole evitavano di scivolare e di rovinare le vernici delle gondole.

Il know-how friulano si è mantenuto fino ai giorni presenti, ancora fortemente radicato in due zone particolari del Friuli: a Gonars e a San Daniele (importante non solo per il prosciutto!), paesi di circa 3 mila abitanti, dove più della metà della popolazione lavora nel settore calzaturiero. A Gonars il Calzaturificio B.E.A. è uno degli ultimi produttori e fornitori autentici di scarpetz fatte a mano. Alberto Prez, responsabile del prodotto friulana per il calzaturificio gonarese, racconta gli aspetti più affascinanti di una lavorazione così artigianale: "Noi in fabbrica prepariamo le tomaie e le suole, non con copertoni di bicicletta, ma con lastrine stampate per rendere la scarpa più confortevole. Portiamo i pezzi a casa delle signore del paese che hanno tra i 65 e gli 80 anni. Loro cuciono insieme suola e tomaia e noi il giorno successivo passiamo a ritirare la scarpa finita". In media in un'ora vengono realizzate due furlane, un lavoro lento ma dal valore inestimabile.

Continua Alberto Prez: "Il successo delle friulane è scoppiato nel 2012, quando il mercato giapponese, molto sensibile al valore del fatto a mano, ha cominciato a desiderarle. Da qui, importante è stato anche l'intervento delle ragazze di Vibi Venezia che in occasione della Mostra del Cinema, un paio di anni fa distribuirono nelle stanze d'albergo di attori e celebrità un paio di friulane del loro brand." Kate Moss se ne innamora, viene fotografata con le scarpetz ai piedi e sappiamo tutti come va a finire. Per il suo terzo momento di gloria, la friulana deve ringraziare il lockdown che ha prolungato il bisogno di comodità anche alle uscite fuori casa. Alberto Prez ricorda che durante il periodo di isolamento, tutti i loro clienti di friulane andarono sold out. Ma la "furlanamania" non si è ancora arrestata: da settembre in Piazza Sant'Eustorgio 4, Milano, il venerdì mattina file di persone si radunano davanti alla bottega Gallon in attesa di impossessarsi di un paio di friulane, esaurite mezz'ora dopo l'apertura. 

Non temete, l'offerta è comunqe vasta e i modelli presenti sul mercato variano moltissimo in tessuto e forma: cotone, lino, ma anche velluto e broccato con decori e ricami preziosi vestono la classica friulana chiusa, anche in versione mule con tallone scoperto, oppure la maryjane con laccetto frontale. Del tutto genderless: uno stesso tipo di furlana può essere indossata come pantofola da uomo e da donna. Esistono anche in versione pantofola bimbo e bimba in coordinato con quelle dei genitori.
Non siamo ancora riusciti a convincervi a comprarne un paio? Sappiate che persino la casa reale inglese si è fatta realizzare friulane rivestite con preziosissimi tessuti di paralumi veneziani. Mancate solo voi. Allora sfogliate la nostra gallery di scarpetz: siamo sicuri che tra tutte queste ci sarà la vostra pantofola del cuore.


© Riproduzione riservata