Lutto nel mondo della moda è morto a 91 anni Beppe Modenese per decenni a capo della Camera Nazionale della Moda, aveva trasformando il capoluogo lombardo nella capitale del fashion. La notizia della morte di Modenese si è diffusa sui social molto in fretta e sono decine i ricordi e le testimonianze con cui in tanti lo hanno voluto omaggiare.
Beppe Modenese è morto nella notte di sabato 21 Novembre nella sua casa a San Babila a Milano. Avrebbe compiuto 91 anni tra pochi giorni, il 26 novembre. Manager, imprenditore, promotore del Made in Italy. Con Beppe Modenese scompare non solo il punto di riferimento della moda maschile, inappuntabile, ma uno dei creatori della moda italiana e del concetto di made in Italy. Per decenni a capo della Camera Nazionale della Moda di cui era rimasto presidente onorario, aveva ricevuto riconoscimenti in tutto il mondo. Il prestigioso quotidiano fashion americano Woman’s Wear Daily gli dedicò una copertina definendolo “Italy’s Prime Minister of Fashion”. Modenese, che era originario di Alba, in provincia di Cuneo, dopo aver lavorato alla Rai di Milano, aveva iniziato a lavorare con il marchese Bista Giorgini, l’organizzatore della prima sfilata di moda italiana a Firenze nel 1951. Insieme al nobile di Firenze, intuì che il primato italiano del nostro tessile, passava costruendo un tessuto di legame e relazioni, che introducesse talenti e scoperte, il luogo era la mitica sala Bianca di palazzo Pitti.
A metà degli anni ’60, con un gruppo di designer, Missoni, Krizia e Walter Albini, aveva lasciato Firenze per Milano e aveva iniziato a occuparsi dell’organizzazione delle sfilate nel capoluogo milanese. Nel 1978 creò la prima rassegna del pret-a-porter Modit (che poi diventò Momi-Milano Collezioni) con tutte le sfilate riunite in Fiera. Milano entrava così nell'olimpo delle fashion week. Nel 1985 divenne la Milano Collezioni. Attorno a lui negli anni si erano riunite le grandi forme del made in Italy come Gianfranco Ferré, Gianni Versace e Giorgio Armani.
Lavorò nel mondo della cosmesi con Estèe Lauder e al fianco di Coco Chanel. Fu proprio lui a dare impulso alle sfilate di Milano, trasformando il capoluogo lombardo nella capitale del fashion. Modenese credeva nel talento dei giovani, come Dolce e Gabbana tra gli stilisti che lanciò nel 1984. La moda italiana coniugava per prima industria e stile, in un modo che non si era mai visto, la sostanza con la capacità di accordarla all’effimero, cosa mai neppure pensata fino a quel momento, e in nome di un’eleganza più vera. Calze rosse carminio da sempre, il vezzo di un primo omaggio del pittore amico Balthus, scompare Beppe Modenese con passi dedicati, ma ad andatura naturale, e con eleganza: “Quella che noti e che non si fa notare “. Il suo funerale si svolgerà a Milano il 25 novembre, il giorno prima del suo 91esimo compleanno.