Benessere I cibi che stimolano la serotonina

I 10 cibi per ritrovare il buonumore

Latticini, verdure e cioccolato: questi e molti altri sono i cibi da portare a tavola per ritrovare il buonumore.

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L’alimentazione è la nostra alleata per il nostro benessere fisico e psicologico, scopriamo allora quali sono i cibi del buonumore.
La serotonina è chiamata anche “ormone della felicità” poiché tra le numerose funzioni che svolge vi è anche la regolazione del tono dell’umore. In che modo possiamo aumentare i livelli di serotonina nel nostro corpo? Introdurla tramite l’alimentazione è possibile? In sintesi: esiste un cibo che ci renda felici? La risposta può essere soggettiva per ognuno di noi, ma per fortuna abbiamo dei parametri oggettivi su cui poterci basare infatti la serotonina viene prodotta dal nostro corpo a partire da un precursore presente negli alimenti, il triptofano.
Per aumentare i livelli di serotonina e in sostanza, per migliorare il nostro umore, possiamo porre particolare attenzione all’introduzione di quei cibi che contengono elevate quantità di triptofano, uno degli amminoacidi essenziali che non vengono prodotti dal nostro organismo. Attenzione però, non tutti i cibi ad alto contenuto di triptofano producono automaticamente serotonina: per essere sintetizzata è necessaria la presenza di carboidrati, ferro e vitamine del gruppo B.

Sono tempi duri per tutti noi, lo sappiamo. Veniamo da un anno che ci ha messo alla prova profondamente sotto tanti punti di vista, la pandemia è ancora in corso e quasi tutta l’Italia è in zona rossa, con alte misure restrittive. Per dare un benvenuto alla Primavera nel segno dell’ottimismo possiamo però concederci momenti e attenzioni speciali, a partire dall’alimentazione. Oggi più che mai il cibo ha assunto un ruolo fondamentale: nutre e cura anima e corpo. Siamo diventati tutti abili pizzaioli, panettieri e pasticceri.  Non a caso i cibi dolci sono detti anche “comfort food” e sono quelli che cerchiamo quando ci sentiamo giù di tono, ansiosi o preoccupati per qualcosa. La biologa nutrizionista Sara Cordara, specialista in scienza dell’alimentazione e nutrizione sportiva, ha individuato dieci cibi che, possono aiutarci a svoltare il nostro umore e le nostre giornate, facendoci spuntare un sorriso sulle labbra.
I cibi che nutrono il buonumore
È proprio lui, il cioccolato fondente, il vero cibo del buonumore, un toccasana naturale: il suo aroma incantevole, misto al suo contenuto in triptofano e teobromina, ci trasportano subito in un mondo più sereno, stimolando le endorfine e aumentando la produzione di serotonina, il famoso ormone della felicità.

La frutta secca, invece, – come noci, mandorle e nocciole – ricca di vitamina B1, acido folico e zinco, aiuta a combattere gli stati depressivi; così come il pesce azzurro (alici, sardine, acciughe) che, ricco di omega 3, influenza lo sviluppo del sistema nervoso e il rilascio di serotonina e dopamina, l’ormone dell’euforia.
«Da non sottovalutare l’effetto di semi di sesamo e zucca e dell’avocado: la tirosina che contengono aumenta la dopamina, migliorando il nostro stato emotivo», aggiunge la dottoressa Sara Cordara. «Per il rilascio di dopamina, sì a barbabietole, quinoa e cereali integrali (pasta, riso, pane) che aumentano il senso di benessere grazie alla betaina; senza dimenticare lo zafferano, in grado di restituire il buon umore grazie al colore che regala ai piatti e a sostanze come safranale e crocina, ottimi precursori di dopamina e serotonina». Via libera anche a vaniglia e melagrana, ricchi di ossitocina, l’ormone dell’amore che accresce vicinanza ed empatia verso il prossimo, rinsaldando e facilitando i legami affettivi e temperando la tensione. Tra gli amici della serenità, infine, possiamo apprezzare i semi di girasole che, grazie a magnesio e vitamina B6, riducono stress, ansia, nervosismo, sbalzi d’umore e stanchezza.
Il nostro umore non dipende però solo da come mangiamo: la pratica dell’attività fisica deve essere inserita regolarmente nelle nostre giornate, in modo da creare un’abitudine che oltre ad influire positivamente sul nostro stato fisico generale, favorisca la produzione di serotonina.


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