Si possono prevenire e combattere questi disturbi facendo attenzione a cosa mangiamo e cosa beviamo. Ecco qualche consiglio utile sui cibi consentiti e quelli no.
Prevenire le in infiammazioni alle vie urinarie è sicuramente la strategia migliore per combattere questi disturbi, che colpiscono soprattutto le donne dai 16 ai 35 anni. Ne esistono di molti tipi, differenti a seconda dell’organo che colpiscono: nel caso della vescica parliamo di cistite, nell’uretra uretrite e così via. Chi soffre di infiammazioni ricorrenti rischia, tra gli altri disturbi, di veder minacciata la propria vita di coppia, soprattutto in questi mesi estivi in cui caldo e umidità hanno aumentano il rischio di contrarre l’infezione.
Che cos’è la cistite?
La cistite (infezione non complicata delle basse vie urinarie) è una fastidiosa infiammazione (flogosi) della mucosa vescicale causata, di solito, dalla risalita dei batteri che vivono normalmente nell’intestino (es. Escherichia Coli) verso la vescica attraverso l’uretra, cioè il condotto che trasporta l’urina all’esterno. È una delle infezioni del tratto urinario più comuni nella popolazione - l’incidenza varia tra i 5 e i 10 casi ogni 1000 individui - e colpisce principalmente le donne , in particolare il 25-35% delle donne tra i venti e i quarant’anni
Le infiammazioni urinarie si possono prevenire, per fortuna: anche se la probabilità di contrarle non sarà mai pari a zero, ci sono alcuni semplici accorgimenti che possiamo seguire per scongiurarle. Innanzitutto con l’alimentazione.
Infiammazioni urinarie: l’alimentazione perfetta per tenerle lontane
Se soffriamo spesso di infiammazioni urinarie, l’alimentazione è un primo punto fondamentale da considerare. Anche se non esistono “cibi magici”, alcuni alimenti, se consumati regolarmente, aiutano a ridurre il rischio di infezione. Innanzitutto, frutta e verdura fresca a volontà. Approfittiamo degli ortaggi ricchi di acqua, come il cetriolo e i ravanelli.
Abbassare il pH delle urine è una strategia efficace, in quanto inibisce la proliferazione batterica. Possiamo farlo aggiungendo alcuni accorgimenti nella nostra dieta. Usiamo aglio, cipolla ed erbe aromatiche per insaporire i cibi, e condiamoli con olio extravergine a crudo. Il pane fresco e i formaggi freschi a basso contenuto di grassi sono ideali, esattamente come i prodotti a base di latte fermentato, come lo yogurt.
“Anneghiamo” le infiammazioni urinarie con l’acqua
Contro le infiammazioni urinarie l’acqua è una difesa semplice quanto importante. Oltre al fatto che garantisce numerosi benefici a tutto l’organismo, una corretta idratazione ci aiuterà a prevenire l’accumulo di batteri nella vescica. Più acqua infatti significa bisogno di urinare più spesso, il che aiuta nell’eliminazione di batteri nocivi. Chi soffre di infiammazioni ricorrenti a volte evita di bere molta acqua, perché teme i dolori associati alla minzione nelle fasi acute. Questo purtroppo peggiora solo la situazione: beviamo sempre e comunque, soprattutto in estate! In questa stagione 2 litri al giorno sono la quantità ideale, e ricordiamo: possiamo farci aiutare da frutta e verdura ricchi di acqua, come cetrioli e anguria.
Raccomandazioni dietetiche generali
Gli obiettivi primari della terapia nutrizionale consistono nel favorire lo svuotamento della vescica , affinché si eviti il ristagno di urine molto concentrate che possono irritare la vescica e per facilitare l’eliminazione dei batteri, nell’ agevolare il regolare transito intestinale , in modo da garantire una buona funzione dell’intestino e ridurre il numero di batteri pericolosi, nel prevenire l’irritazione della vescica e nel ridurre la possibilità che i batteri dannosi (patogeni) aderiscano alla mucosa delle vie urinarie. Pertanto, l’alimentazione dovrà prevedere:
una buona idratazione quotidiana ;
una riduzione del consumo di zuccheri semplici , di cui si nutrono i germi;
una riduzione del consumo di grassi saturi (soprattutto di origine animale), che possono irritare la vescica;
un aumento del consumo di fibra (frutta e verdura in particolare), che aiuta a regolarizzare l’intestino;
l’utilizzo di metodi di cottura semplici (senza grassi aggiunti) come la cottura a vapore, in microonde, sulla griglia o piastra, in pentola a pressione, etc. anziché che la frittura, la cottura in padella o bolliti di carne;
una corretta ripartizione dei pasti giornalieri , evitando cene abbondanti. Per imparare a mangiare in modo corretto ed equilibrato, seguendo gustosi menu della tradizione mediterranea personalizzati in base al fabbisogno calorico, iscriviti a questo programma gratuito . Se preferisci non mangiare carne né pesce, prova la versione latto-ovo-vegetariana .
l’assunzione di integratori alimentari solo se consigliati e prescritti dal proprio medico curante. Il consumo di alcuni integratori può causare spiacevoli effetti collaterali e interagire con alcuni farmaci, in particolare con gli anticoagulanti, fate attenzione.