La dieta portfolio è una dieta a base fondamentalmente vegetale dagli effetti benefici per la salute dell'apparato cardiovascolare
di Marco Troisi

Si tratta di una dieta a base fondamentalmente vegetale dagli effetti benefici per la salute dell’apparato cardiovascolare. Ma dove e quando nasce? Questa dieta è frutto di uno studio condotto dall’Università di Toronto che ha preso in esame i risultati di sette studi clinici riguardanti più di 400 pazienti. Lo studio sula base della meta analisi dei dati ha evidenziato che la dieta Portfolio non solo si è rivelata in grado di diminuire il rischio del 2% la pressione arteriosa e fino al 32% l’infiammazione. In particolare secondo i ricercatori questa dieta potrebbe aiutare a tenere entro livelli di guardia i valori del colesterolo e diminuire l’infiammazione che numerose ricerche hanno evidenziato essere un fattore importante per lo sviluppo di patologie cardiovascolari.
Questi effetti si ottengono anche con i farmaci che tuttavia presentano anche degli effetti collaterali. Insomma secondo i ricercatori dell’Università di Toronto, questo tipo di dieta a base soprattutto di alimenti vegetali servirebbe non solo a restare in forma ma anche a ridurre il rischio di patologie cardiovascolari. Un altro aspetto positivo da tenere in considerazione è che questa è una dieta che si può definire ecologica perché le diete che si basano su cibi vegetali hanno ricadute ambientali minori rispetto a quelle che prevedono un elevato consumo di alimenti proteici e quindi carni e affini.
Dieta Portfolio: come funziona?
Non si tratta di una dieta ipocalorica tipica dei regimi dimagranti stressanti che comportano rinunce e sacrifici a tavola. Tutt’altro. Questa dieta infatti riguardo le calorie prevede un introito calorico di 2000 calorie al giorno. In particolare tutto gira intorno a questi 4 elementi chiave da cui non si può prescindere: la dieta prevede 45 grammi al giorno di noci o altra frutta secca a guscio, 50 grammi di proteine vegetali al giorno che può raggiungersi attraverso il consumo dei legumi, ad esempio fagioli lenticchie, soia, piselli, ceci; fibre solubili viscose da ricavare dal consumo di melanzane avena orzo, semi di lino e mele e altra frutta (20 grammi); steroidi vegetali ( 2 grammi al giorno) sostanze naturali che troviamo nella frutta a guscio, in alcune verdure ad esempio i cavoli e broccoli, nei cereali ad esempio l’avena l’orzo, la quinoa, nei semi e nelle olive anche nei cosiddetti alimenti arricchiti. In particolare gli alimenti che contengono steroli vegetali ci aiutano a ridurre l’assorbimento di colesterolo. La dieta prevede anche frutta e verdura in quantità, carni bianche e pesce magri, il latte scremato e gli yogurt.
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