Benessere
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24/05/2022 09:54

Dieta ormonale: dimagrire con gli ormoni

La dieta ormonale tiene conto degli ormoni che sono in grado di agire sul metabolismo per farci dimagrire

di Marco Troisi

Dieta ormonale: dimagrire con gli ormoni
Dieta ormonale: dimagrire con gli ormoni

 Con la dieta ormonale è possibile andare a correggere gli squilibri ormonali che possono essere causa degli accumuli di grasso. Secondo gli approcci dietetici più recenti, l’aumento di peso non è solo il prodotto di uno squilibrio tra calorie introdotte e calorie consumate. Vi contribuiscono anche altri fattori. Uno di questi è rappresentato senz’altro dagli ormoni. In particolare è possibile agire su alcuni squilibri ormonali che possono costituire uno dei fattori dell’aumento di peso. Secondo l’endocrinologo americano Thierry Hertoghe, l’aumento di peso deriverebbero da una minore o maggiore attivazione di certi ormoni non in equilibrio.

Dieta ormonale: come funziona
La dieta ormonale in particolare tiene conto degli ormoni che sono in grado di agire sul metabolismo. Il focus di questa dieta non è impostato solo su un piano dietetico per bruciare le calorie, ma si presta attenzione anche alla loro assimilazione. In particolare dopo aver scelto quali sono gli alimenti da preferire si scelgono anche i momenti più adatti della giornata per consumarli. La dieta ormonale è una dieta ipocalorica che privilegia più le proteine e meno i carboidrati rispetto alla dieta mediterranea. In particolare i carboidrati devono rappresentare il 51% della dieta e possono da assumersi nella prima parte della giornata mentre le proteine rappresentano il 20% della dieta e devono essere presenti sia a pranzo che a cena. Il 29% della dieta infine è costituito dai lipidi.

Riguardo i pasti principali a colazione va preferito il salato, prima del pranzo la verdura cruda a inizio cena quella cotta. Va accordata la preferenza agli alimenti quali pesce e uova in quanto si tratta di cibi che favoriscono la produzione della leptina, l’ormone che diminuisce l’appetito. Sì ai cereali integrali non raffinati. Bevande quali tè e caffè invece vanno ridotte in quanto stimolano la secrezione gastrica e anche l’appetito. In ogni caso la dieta ormonale vera e propria necessita di uno studio del Dna del paziente. Chi soffre di diabete ad esempio dovrà porre attenzione all’indice e carico glicemico per non innalzare la glicemia, in caso di ipotiroidismo dovrà incoraggiare i consumi di alimenti che fanno bene alla ghiandola tiroidea, ovvero quelli ricchi di iodio quali il pesce. Oltre che la leptina, un altro ormone molto importante in fatto di dieta è la grelina che invece è l’ormone della fame, se in eccesso ci spinge a mangiare di più con ovvie conseguenze.

Dieta ormonale: controindicazioni
Come detto, questa dieta privilegia maggiormente le proteine rispetto ai carboidrati, quindi soltanto un esperto potrà valutare se può essere seguita anche da chi presenta dei problemi ai reni. La dieta ottimale mira a ripristinare l’equilibrio ormonale ma non può certo curare delle patologie, pertanto dobbiamo sempre rivolgerci a un medico o comunque a un esperto in materia per ottenere i massimi benefici da questa dieta.