Il ventenne indagato ha una capacità di intendere e di volere scemata
di Redazione


Ragusa – Incidente probatorio davanti al gip del Tribunale per il tentato omicidio di Marina di Ragusa del 7 giugno scorso.
Il gip ha incaricato il professore etneo Eugenio Aguglia che in aula ha confermato che il ventenne indagato ha una capacità di intendere e di volere scemata e lo ritiene socialmente pericoloso. Il consulente della difesa dottor Giuseppe Catalfo, anche lui di Catania, ha detto che non c’è pericolosità sociale e che il ragazzo al momento dei fatti era incapace di intendere e di volere. Adesso, entrambi i consulenti hanno detto che è compensato, che sta molto meglio e che ha avuto un attacco psicotico in quel momento ma che non ci sono residuati.
A rappresentare l’accusa è stato il pm Santo Fornasier. Il ventenne di Marina si trova agli arresti domiciliari presso una struttura specializzata in assistenza e cura di persone con problematiche psichiatriche. L’indagato ha colpito con un coltello al collo la ragazza, amica di sua sorella, senza alcun tipo di motivo apparente.
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