Giudiziaria
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22/11/2025 14:00

Violenze sessuali ai danni di una bambina allora 13enne, tutti condannati

Sentenza ai danni di un pensionato e di due marocchini

di Redazione

Acate – Una bambina di appena 13 anni è stata vittima di abusi sistematici e sfruttamento da parte di un gruppo di adulti. Il caso, emerso grazie all’operazione “Greenhouse” coordinata dalla procura di Catania e condotta dalla squadra mobile di Ragusa, ha portato a una sentenza del tribunale collegiale di Ragusa, che ha condannato in primo grado diversi imputati coinvolti in una rete di sfruttamento e violenza.

La sentenza ha stabilito pene detentive importanti: un pensionato italiano è stato condannato a 7 anni e quattro mesi, mentre due cittadini di origine marocchina hanno ricevuto rispettivamente 5 anni e sei mesi e 5 anni e quattro mesi di reclusione.

Oltre alle pene detentive, tutti gli imputati dovranno sostenere il pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere. Al termine della pena, per ulteriori 18 mesi, avranno il divieto di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che comportino contatto abituale con essi, con l’obbligo di comunicare alla polizia la propria residenza e ogni eventuale spostamento.

La madre della bambina, una donna romena già condannata per sfruttamento della prostituzione, era stata già arrestata. Tra gli arrestati figuravano anche colui che la piccola definiva il “fidanzato” della mamma, un marocchino di trent’anni, un suo amico della stessa nazionalità e due italiani, di 61 e 89 anni, quest’ultimo poi deceduto.

Le indagini hanno rivelato un quadro drammatico: la minore era solita avere rapporti sessuali con braccianti agricoli nordafricani, romeni e italiani. Le intercettazioni tra la bambina e la madre hanno confermato la gravità dei fatti, mostrando come la giovane fosse costretta a rapporti sessuali con uomini di ogni età.