Nuovi tipi di scambi e commerci
di Redazione

Sfogliando le pagine delle Enciclopedie dedicate all’economia della Sicilia, leggiamo di una realtà regionale dove l’industria si è poco sviluppata e in generale i vari settori produttivi soffrono a causa di varie criticità e della mancanza di sviluppo delle infrastrutture. Una visione che cozza con la storia della Sicilia che ci racconta di numerosi popoli che l’hanno voluta, come i greci e i Fenici, e in epoche più recenti di tante casate reali che ne hanno conteso il dominio per decenni: ostrogoti, svevi, angioini, aragonesi. Un’isola cercata, un’isola contesa, quindi, perché la sua collocazione nel Mediterraneo è sempre stata strategica. Ne sono una prova i porti della Sicilia e la loro caratteristica d’essere da sempre i primi e più importanti collegamenti tra l’isola e il mondo. Tanti popoli hanno voluto dominare qui perché, come ci ricorda il porto di Siracusa, la città nel 5° secolo a.c. dominava il commercio marittimo di tutto il basso Tirreno.
Il ruolo commerciale della Sicilia nell’alto medioevo
Studi condotti sulla Sicilia Occidentale, in particolare sul rinvenimento di anfore da trasporto a Cefalù e sull’Isola di Marettimo, hanno rivelato come quella parte dell’isola tra il VII e l’VIII secolo (alto medioevo) ha giocato un ruolo importante nel commercio di derrate alimentari prodotte in loco, come il grano, e nello stoccaggio di beni provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, come riporta lo studio “Circolazione e produzione di anfore nella Sicilia occidentale” di F. Ardizzone, Università La Sapienza.
Sicilia ponte con l’Africa
L’Isola non ha esaurito nei secoli successivi il proprio ruolo chiave nel bacino mediterraneo; certamente, le continue lotte e contese storiche accennate in apertura ne hanno minato uno sviluppo armonioso e durevole nel tempo. Oggi la Sicilia scopre un ruolo e un rapporto nuovo con l’Africa, in buona parte dovuto ai flussi migratori che possono avere un effetto positivo sul commercio internazionale, perché portano nell’isola informazioni sui mercati di provenienza e legami diretti preziosi per gli scambi commerciali. Lo scambio Sicilia – Africa di recente è stato rafforzato da un progetto volto a rafforzare le relazioni imprenditoriali nel settore privato tra imprese siciliane e realtà africane. Uno scenario nuovo, in cui le tecnologie giocano un ruolo importante, comprese le tecnologie digitali, le quali ci aprono a nuovi tipi di scambi e commerci.
Sicilia e scambi commerciali al tempo della digitalizzazione
Accanto ai porti marittimi, luoghi privilegiati per lo scambio delle merci, la digitalizzazione ha costruito nuovi porti di scambio per le merci e per i cosiddetti asset finanziari. Attraverso il trading con i CFD, infatti, si sono create enormi opportunità di scambio e di business che consentono praticamente a chiunque abbia una connessione internet di commerciare materie prime, metalli preziosi e tanti altri asset. Infatti, i contratti per differenza sono lo strumento finanziario che consente a qualsiasi investitore di commerciare beni fisici in forma digitale senza quindi doverli necessariamente possedere: la ricchezza prima centralizzata nei centri di potere costantemente contesi, oggi si distribuisce sostanzialmente in qualsiasi città, Ragusa compresa, e in forma sia reale che virtuale.
Concludendo
La Regione Siciliana è testimone attiva e artefice delle evoluzioni commerciali che il bacino del Mediterraneo ha subito nel corso dei millenni, ed ancora oggi è in prima linea nello svolgere il suo ruolo strategico, sia nei porti fisici, che nei nuovi porti tecnologici e digitali della finanza.
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