L'ex rettore della Sapienza: "Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro"
di Redazione

Eugenio Gaudio, appena nominato dal Consiglio dei ministri nuovo commissario alla Sanità in Calabria, ha rinunciato al suo incarico. Lo ha annunciato a Repubblica lo stesso Gaudio.
Rettore Eugenio Gaudio, ci spiega perché non vuole prendere in mano un comparto così importante e disastrato della Regione Calabria?
“Motivi personali e familiari me lo impediscono”.
Deve spiegare meglio, altrimenti non si capisce e partono le illazioni.
“Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare”.
C’entra l’ansia per un lavoro diverso da quello di medico e rettore?
“Sarebbe una sfida importante, ma la famiglia per me è un valore”.
E’ rimasto ferito per le notizie sul coinvolgimento dell’nchiesta sull’Università di Catania?
“Sono sempre colpito dall’imbarbarimento della politica. Le do una notizia in proposito: il procuratore di Catania ha appena fatto sapere al mio avvocato che è andato a depositare la richiesta di archiviazione per il mio presunto abuso di ufficio”.
Il premier Conte, che si è assunto tutta la responsabilità di una vicenda che ormai sfiora la barzelletta, è così da oggi a caccia del quarto candidato in meno di due settimane dopo l’ex generale Saverio Cotticelli e il dirigente Giuseppe Zuccatelli, entrambi protagonisti di gaffe tv talmente clamorose da essere costretti il primo alle dimissioni e il secondo alla rinuncia dell’incarico appena conferitogli. Come Gaudio.
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