Cori, striscioni e fuochi d’artificio anche a Buenos Aires, nel pomeriggio la camera ardente
di Redazione
Oggi pomeriggio la camera ardente per l’estremo omaggio a Diego Armando maradona-l-infarto-e-la-morte/115182″ >Maradona, morto ieri sera per un arresto cardiorespiratorio: sarà aperta nella Casa Rosada, il palazzo della presidenza argentina a Buenos Aires, e sarà consentito l’ingresso del pubblico. nella sala dove l’ultima volta, dieci anni fa, fu allestita la camera ardente dell’ex presidente argentino Nestor Kirchner. In Argentina sono stati indetti tre giorni consecutivi di lutto, fino ai funerali del suo “anti-eroe” nazionale.
Per tutta la notte, come si addice a un capo di stato, è stato un profluvio di post, messaggi, meme e condivisioni sui social da parte delle più alte personalità mondiali – a cominciare dal Papa, che ha dedicato una speciale preghiera al connazionale – e dei campioni con cui è sceso in campo, da compagno o da avversario. Incalcolabili i video e le foto pubblicate in Rete in poche ore dai milioni di tifosi delle squadre in cui ha giocato e che ha allenato. Tutte le prime pagine dei quotidiani internazionali in edicola sono oggi per quello che viene considerato il più grande calciatore di tutti i tempi, anche rispetto all’amico-rivale Pelè, e uno dei personaggi più noti, celebrati e controversi del XX Secolo.
Anche a Napoli, la sua seconda città, quella adottiva, si sono tenute manifestazioni in suo onore fino a tardi: di fronte a un evento tanto eccezionale e imprevisto, anche le forze dell’ordine hanno dovuto chiudere un occhio di fronte agli assembramenti in alcuni rioni. “Cosa direi a maradona-l-infarto-e-la-morte/115182″ >Maradona al cimitero? – disse maradona-l-infarto-e-la-morte/115182″ >Maradona 15 anni fa, in una singolare intervista a se stesso sull’emittente Canal Trece’ -. Grazie di aver giocato al calcio, perché è stato lo sport che mi ha dato maggiore allegria, è stato come toccare il cielo con un dito. E direi ‘grazie al pallone’. Sì, vorrei che sulla mia lapide fosse scritto ‘Gracias a la pelota’”. Chissà se sarà esaudito.
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