Per essere felici bisogna imparare ad apprezzare ogni piccola gioia che la vita ci dà, anche quelle che sembrano insignificanti
di Redazione

Avete mai sentito parlare del vaso della felicità? Il barattolo della felicità è un metodo semplice e veloce per ritrovare la serenità nei momenti bui, magari nei pomeriggi lunghi da trascorrere in casa a causa Pandemia.
Vediamo come funziona e come crearlo.
Per essere felici bisogna imparare ad apprezzare ogni piccola gioia che la vita ci dà, anche quelle che sembrano insignificanti e che tendiamo a dimenticare. Lo sanno bene le nostre sagge nonne, che ce lo ripetono da sempre, e lo sa anche la scrittrice americana Elisabeth Gilbert. Il barattolo della felicità (o Happiness Jar) è un progetto nato dall’idea della scrittrice Elizabet Gilbert, autrice del best seller Mangia prega ama (Eat pray love), da cui è stato tratto l’omonimo film che ha condiviso su Facebook un suo esperimento: l’happiness jar, ovvero il vaso della felicità.
In cosa consiste il barattolo della felicità? Ve lo spieghiamo molto semplicemente, si tratta di un barattolo pieno di bigliettini, sui quali la scrittrice ogni giorno ha scritto un momento felice. Quando si sente triste, mette la mano nel barattolo, pesca un foglietto a caso e legge quello che c’è scritto. Il ricordo di un momento di felicità passato le fa subito tornare la speranza e il buon umore. Questa idea così semplice, ma allo stesso tempo efficace, può essere riprodotta da tutti noi senza difficoltà. Vediamo come fare.
Vaso della felicità: come si fa?
Costruire un barattolo della felicità è davvero facilissimo. Tutto quello che serve è un grosso barattolo di vetro con coperchio, dei bigliettini e una penna. Se volete, potete utilizzare della carta colorata o decorata per prendere nota dei momenti di felicità, ma potete anche risparmiare tempo e denaro usando dei piccoli ritagli di carta da buttare (ad esempio, la Gilbert ha dichiarato di usare il retro della lista della spesa o un angolino di una vecchia bolletta).
Che cosa possiamo annotare sui bigliettini? Ecco qualche piccolo esempio che vi suggeriamo da cui prendere spunto: il pensiero felice del giorno, un dono (materiale e non) ricevuto a sorpresa, una riflessione sulla natura, un motivo per un sorriso, ricordi gioiosi, una bella cosa quotidiana, le parole di una canzone, una citazione, la gioia per un obiettivo raggiunto dopo tanto impegno, lo stupore per un avvenimento felice e inaspettato, un evento speciale, una giornata passata in famiglia, un sogno d’oro che abbiamo fatto.
In ogni caso non ci sono regole, se non quella di riempire il barattolo con la felicità che potrebbe essere anche un oggetto che vi è stato regalato, un biglietto del cinema o di un concerto o di un viaggio, lo scontrino di un acquisto che desideravate o del conto di una cena. Tenete il vaso in vista per ricordare di usarlo, così diventerà parte integrante della vostra casa e di sicuro susciterà la curiosità delle persone che lo noteranno.
Ovviamente, potete decidere di decorare il barattolo con etichette, nastri e altro, ma non è necessario.
Queste è un’attività che mira ad aiutare piccoli e grandi a vedere il lato belle delle cose anche nei momenti difficili. L’ottimismo si può anche insegnare. Provate a far fare questa attività ai vostri bambini: ogni sera i bambini dovranno scrivere un biglietto con una cosa bella che gli è successa durante la giornata. E quando è pieno apritelo e leggete tutti insieme i bigliettini .
L’importante è che ogni giorno scriviate su un pezzo di carta il momento più bello della giornata (anche quelle più buie hanno un momento “meno peggiore” degli altri) e la data. Ripiegate il foglietto e mettetelo nel barattolo. Nei momenti di tristezza, tutto quello che dovete fare è estrarre a caso un biglietto dal vaso e leggerlo. Provateci, vi sentirete subito meglio.
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