Centri storici e lungomari dell'Isola straripano ormai di cittadini e turisti, non solo nei fine settimana
di Redazione

Ragusa – Straripa la movida in tutta la Sicilia: musica fino all’alba, folle danzanti e bancarelle abusive che vendono birra e c’è pure chi fa l’amore all’aperto. Non ci facciamo mancare nulla. L’astinenza da “sballo” ha acceso le notti sull’Isola. Mettici pure l’Italia in semifinale agli Europei di calcio, tanto vale riaprire stadi e discoteche. Nel primo video allegato Catania ieri notte, dopo la vittoria azzurri; in quello ebbeddato da Youtube, Siracusa. Il tifo è proseguito oggi pomeriggio, a livello locale ma non meno intenso, a Sant’Agata per il Messina in Serie C. Nel terzo video siamo a San Leone, vicino Agrigento. E il weekend è appena partito: figuriamoci stasera.
Le immagini di baldoria online arrivano soprattutto dalle città metropolitane ma anche nei litorali di province più tranquille, come quella di Ragusa, non mancano assembramenti selvaggi: basta andare un sabato o una domenica sera a Marina o Scoglitti per rendersene conto. E non è che nel resto d’Italia i giovani stiano a guardare, anzi. Molti non sono ancora vaccinati, essendo l’ultimo target a cui è stata aperta la campagna. Ma anche chi si è vaccinato può sempre infettarsi: la speranza è che, grazie ai sieri, all’inevitabile aumento dei casi (oggi il tasso è risalito all’1,5 contro lo 0,4% nazionale) non corrisponda quello dei ricoveri, che infatti prosegue a scendere.
L’unico pericolo è che l’autostrada lasciata aperta alla circolazione del virus, lo faccia mutare in varianti resistenti agli attuali antidoti. Per ora, i problemi delle resse notturne sono tornati quelli pre pandemia: rumore e frastuono che non lasciano riposare chi vorrebbe e strade e piazze lasciate, la mattina dopo, piene di rifiuti e danneggiamenti. “A cosa serve un presidio delle forze dell’ordine durante le ore di normale attività dei locali se poi si lascia vuota la piazza dopo l’una di notte” si chiedono tanti cittadini che vorrebbero aspettare ancora un poco, per essere proprio sicuri di potersi dare liberamente alla pazza gioia.
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