Non solo rincari del carburante, camionisti contro pedaggi e strade fatiscenti
di Redazione

Catania – Va avanti la protesta degli autotrasportatori siciliani, e nuove immagini vengono diffuse online dai sostenitori della “rivolta”. Da ieri sera è presidiato, tra gli altri, il casello autostradale di San Gregorio: svincolo per entrare e uscire da Catania e snodo verso lo scalo messinese. Al momento, tuttavia, i disagi per gli utenti sono contenuti a qualche rallentamento, e il rifornimento merci attraverso lo Stretto non è a rischio.
A parte la Puglia, in verità la protesta isolana non ha raccolto molte altre adesioni nel Paese, nonostante la condivisione dei problemi del settore: impennata dei prezzi di gasolio, Ad-blu, pneumatici e pedaggi stradali; ma nel mirino dei camionisti ci sono pure le strade impraticabili dell’Isola e il sistema della patente a punti. Criticità comuni anche agli autisti Ncc, che invece oggi hanno bloccato Palermo. Il comitato esecutivo dell’Unatras – unione delle principali associazioni italiane dell’autotrasporto – annuncia che proseguirà con le trattative in corso con il governo ma, in assenza di risposte concrete e soddisfacenti, il sindacato avvisa che è pronto a dichiarare lo sciopero nazionale.
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