Giudiziaria
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28/04/2022 23:32

Commissari camere di commercio siciliane, il Tar sospende decreto Mise

Il provvedimento Mise del 30 marzo perde nuovamente efficacia

di Redazione

Commissari camere di commercio siciliane, il Tar sospende decreto Mise
Commissari camere di commercio siciliane, il Tar sospende decreto Mise

Catania – Il Tar di Palermo ha accordato la sospensiva al nuovo decreto del ministero dello Sviluppo economico che, lo scorso 30 marzo, aveva nominato, per la seconda volta, i commissari per le Camcom di Catania e per l’ente camerale unico che comprende le province di Ragusa, Siracusa, Agrigento, Caltanissetta e Trapani.

Quindi, il provvedimento Mise del 30 marzo perde nuovamente efficacia. Il commissariamento in via di formalizzazione da ieri, dopo il provvedimento Mise, è di fatto sospeso dopo questa ulteriore decisione del Tar che reinsedia i componenti camerali sino a quando, il 12 maggio, andrà a sentenza.

Appena due mesi fa, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, aveva firmato la nomina dei commissari per la Camera di Commercio di Catania e per la Camera a 5 punte, che vede dentro Siracusa, Ragusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani. Massimo Conigliaro, siracusano, era stato nominato commissario della Camera di Commercio “a cinque” mentre Giuseppe Giuffrida avrebbe dovuto guidare la CamCom di Catania.

I sostenitori della fine della Camera di Commercio del Sud Est sono la parlamentare nazionale di Forza Italia, l’ex ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, il deputato nazionale del M5S, Paolo Ficara, ed il segretario regionale della Lega, Nino Minardo.

I giudici amministrativi hanno accolto il «ricorso per motivi aggiunti» presentato dall’avvocato Agatino Cariola per contro di alcuni consiglieri camerali con in testa il presidente Pietro Agen. I giudici hanno pertanto “cancellato” i 2 commissari perché i ritengono che la Camera di Commercio del Sud est creata grazie all’accorpamento di Catania, Siracusa e Ragusa non può essere smembrata per crearne una nuova. Il decreto del ministro, infatti, ha dato vita, tra mille polemiche, ad una mega Camera di Commercio che unisce sei province, Catania, Siracusa, Ragusa, Agrigento, Caltanisssetta e Trapani. Per creare questo nuovo organismo, dicono i giudici, bisogna prima definire tutti gli aspetti organizzativi, economici e patrimoniali. Dipenderà ora dal Ministero della Sviluppo economico stabilire il da farsi, ovvero se lasciare l’originaria Camera del Sud est o adempiere alle richieste dei giudici.

La SuperCamera della Sicilia orientale è socia della Sac Spa di Catania, gestore dell’aeroporto di Catania, che punta alla privatizzazione dello scalo con la cessione del 50 per cento delle azioni.

Nella composizione dei soci della Sac, la parte del leone la fa l’ormai ex SuperCamera del Sud Est con il 61,22% delle azioni, poi ci sono tutte con il 12,24% la Città metropolitana di Catania, rappresentata dal sindaco Salvo Pogliese, l’Irsap di Palermo, il Libero consorzio di Siracusa ed il Comune di Catania.