Palermo e Comiso assorbono il traffico, ma l’utenza è infuriata: “Nessuna comunicazione per ore”
di Gabriele Giannone

Catania – Giornata di disagi e tensioni all’aeroporto di Catania-Fontanarossa, dove una gru esterna, collocata nel cantiere di RFI in prossimità dello scalo, ha causato una vera e propria emergenza per il traffico aereo. I voli sono stati sospesi e decine di aerei sono stati dirottati su aeroporti alternativi, principalmente Palermo e Comiso, ma anche altri scali siciliani a rotazione.
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La situazione è precipitata nelle prime ore della mattinata, quando la presenza della gru ha impedito il regolare svolgimento delle operazioni di atterraggio e decollo. Senza un’immediata comunicazione ufficiale, migliaia di passeggeri sono rimasti in attesa, spesso ignari delle cause dei ritardi e dei dirottamenti. Solo dopo circa due ore dalla chiusura dello scalo, la SAC – società che gestisce l’aeroporto – ha diffuso un comunicato chiarendo quanto accaduto.
Nel frattempo, la confusione ha generato lunghe file, proteste e momenti di tensione all’interno dell’aeroporto e negli scali alternativi. “Siamo stati abbandonati, nessuno ci ha detto nulla per ore”, ha raccontato un passeggero atterrato a Palermo, inizialmente diretto a Catania.
La SAC ha dichiarato che la chiusura temporanea è stata necessaria per motivi di sicurezza e che la situazione è sotto costante monitoraggio. Intanto, le compagnie aeree sono al lavoro per riorganizzare i voli e assistere i passeggeri coinvolti.
Resta da chiarire come una gru collocata in un cantiere esterno abbia potuto interferire con la sicurezza dello spazio aereo di uno dei principali hub del Sud Italia. I vertici della SAC e RFI saranno con ogni probabilità chiamati a rispondere nelle sedi opportune per fare luce sulla gestione dell’intera vicenda.
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