Attualità
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17/02/2022 08:11

A Ravanusa, due mesi dopo, c’è ancora puzza di gas

Dopo la strage è psicosi tra i residenti, che chiedono un controllo costante

di Redazione

A Ravanusa, due mesi dopo, c’è ancora puzza di gas
A Ravanusa, due mesi dopo, c’è ancora puzza di gas

 Ravanusa, Ag – Che fine ha fatto l’inchiesta sulla strage di Ravanusa? A oltre due mesi dall’esplosione del tubo del gas che uccise 9 persone, e a uno dal dissequestro dell’area della deflagrazione, tutto tace lato giudiziario. L’unica, penosa, notizia giunta alle cronache è quella dell’esosa richiesta di pagamento dei funerali ai familiari delle vittime. E si spera di non doverne aggiungere altre perché due notti fa, nella cittadina agrigentina, decine di residenti sono scesi in strada in un quartiere del centro storico, perché avevano ravvisato delle fughe di gas provenire dal sottosuolo.

Subito si sono catapultati sul posto vigili del fuoco e operai Italgas, che però non hanno trovato perdite. A notte fonda i cittadini sono rientrati nelle case. Psicosi? Sarebbe comprensibile vista la catastrofe che ha segnato la storia e l’esistenza della comunità locale. Qualche giorno prima altri abitanti avevano chiamato i pompieri per una presunta fuoriuscita di gas, smentita poi dalle verifiche. Anche prima dello scoppio del 12 dicembre alcuni abitanti avevano telefonato più volte i tecnici, ed erano stati rassicurati.