Attualità Boom di rientri

Arrivano i nostri: 40mila iscrizioni su Siciliacoronavirus, più dell'estate

Confronto governo-regioni sui ritocchi al Dpcm di Natale, Razza: “No ai colori a giorni alterni”

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 Ragusa - Ad oggi sono 39mila le registrazioni sul sito Siciliacoronavirus annuncia Ruggero Razza. quando in tutta l’estate scorsa, secondo il dato riportato dallo stesso assessore regionale alla Salute, sono stati 40 mila. Non è difficile prevedere che cittadini arrivati o in arrivo sull’Isola per le feste supererà abbondantemente quello dei vacanzieri, contando che le iscrizioni sul registro web salgono di migliaia al giorno e che alla conclusione dell’intero periodo delle “vacanze” di Natale mancano ancora 3 settimane. Per fortuna il 7% degli utenti ha allegato il tampone effettuato in sede di registrazione online, sgravando così in parte i drive-in aeroportuali del duro lavoro di queste ore. Lo scalo di Trapani si è aggiunto da ieri sera a quelli già monitorati nei vari punti di sbarco e atterraggio. Sul sito, inoltre, è stata appena attivata una pagina di preadesione alla vaccinazione dedicata a tutto l'organico sanitario operante in Sicilia, dai primari agli specializzandi. Ci si porta vanti, insomma, in attesa che la curva dei contagi prosegua la discesa e che giunga il 27 dicembre, la data segnata in calendario per l’avvio delle iniezioni in tutti gli Stati Ue.

“Siamo tra le regioni italiane con il tasso più basso per incidenza per abitante” sottolinea Razza, e anche il rapporto positivi-tamponi è sceso ieri al 9,3% contro il 10,6 di mercoledì, riallineandosi alla media nazionale (9,8) che ha guadagnato un punto netto. Ma "laddove si percepisce un calo di tensione si vedono effetti dopo 10-15 giorni”. E sui ritocchi alle limitazioni di Natale, rallentati dalla liberazione dei pescatori di Mazara e dai capricci di Renzi: "Mi convince poco l’idea di un colore a giorni alterni, sostenibile dal punto di vista scientifico ma difficilmente spiegabile da quello logico”. Ma se il cartellino per i festivi sarà rosso, “i cittadini devono capire che le decisioni sono prese nel loro interesse, siamo usciti dalla fase in cui si cantava l’inno nazionale fuori dal balcone". Di sicuro "chiederemo al governo di evitare soluzioni che creino differenze tra diverse categorie produttive - conclude l’assessore -, se io chiudo e quello accanto è aperto forse è difficile spiegarlo".


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