Catania - Un avvistamento nel mar Ligure, al largo di Chiavari, "rimbalzato" su blog e bacheche Facebook; un altro in Sardegna e a Villa San Giovanni, nello Stretto di Messina. Infine un caso sospetto di puntura al largo delle isole Ciclopi, in Sicilia, che ha portato al ricovero di una bagnante nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Policlinico San Marco di Catania. Nei giorni torridi dell'estate fa capolino, anche lungo le coste dell'Isola, la temibile Caravella portoghese (nome scientifico Physalia physalis, nella foto), ma anche l’anno scorso ne furono avvistate al largo delle nostre coste. È lunga tra i 9 e i 30 centimetri, alta fino a 15 cm, prevalentemente trasparente con tinte di color blu, viola, rosa o malva.
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Sembra una medusa ma non lo è, anche se può provocare danni e sintomi proprio come il più noto invertebrato marino. Più gravi, però: da ferite sanguinanti, che lasciano per sempre una cicatrice sulla pelle, fino allo choc anafilattico nei soggetti più sensibili ai 10 tipi di veleno contenuti nei tentacoli, in grado di raggiungere addirittura 30 metri di lunghezza. Sono proprio questi tentacoli – che ne fanno l’animale più lungo del mondo - il problema giacché il corpo centrale, in superfice, è abbastanza riconoscibile. Anche la Caravella - cosiddetta perché una sacca contenente gas le permette di galleggiare, sospinta da correnti e maree - è un celenterato, ma si tratta di un sifonoro.
Non è, cioè, un singolo organismo pluricellulare come la medusa ma nasce dell’aggregazione di di 4 tipologie diverse di organismi, fisiologicamente integrati tra loro al punto tale da risultare reciprocamente dipendenti per la sopravvivenza. Come sottolinea l'Università di Catania, “è tra le specie marine più pericolose che un bagnante può incontrare nel nostro mare” ed è in grado di “provocare reazioni molto serie nell’uomo, fino, in casi estremi, alla morte”. Tuttavia, nella stragrande maggioranza dei casi, le punture si limitano a provocare un forte dolore, che generalmente scompare dopo qualche ora, mentre le piaghe arrossate hanno bisogno di 2-3 giorni per guarire.