Attualità Lampedusa

Nel mare siciliano l'ultimo pericolo si chiama Caravella Portoghese

Perchè avere paura delle Caravelle Portoghesi? Hanno tentacoli molto lunghi e sono particolarmente velenose

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/28-03-2021/nel-mare-siciliano-l-ultimo-pericolo-si-chiama-caravella-portoghese-500.jpg Hanno tentacoli molto lunghi e sono particolarmente velenose


Lampedusa, Agrigento - Carnivora. Può raggiungere i trenta metri di lunghezza. Si chiama Caravella portoghese (è un "sifonoforo", un invertebrato marino) è molto pericolosa, i suoi tentacoli possono provocare conseguenze serie. Peraltro, quando galleggia può essere confusa con una bottiglia di plastica o con una normale medusa. Due gli avvistamenti a Lampedusa nel breve volgere di 20 giorni. 

Nelle acque del mare siciliano si aggira dunque un celenterato marino di una specie molto pericolosa che di solito si trova nei grandi mari, dall’Oceano Pacifico a quello Indiano, all’Oceano Atlantico da dove, evidentemente, è entrata nel «piccolo» Mediterraneo attraverso lo Stretto di Gibilterra, come da tempo ormai accade per specie di pesci che i pescatori non avevano mai visto prima in vita loro.

Non è una medusa ma un «sifonoforo», come detto, un animale coloniale formato da piccoli animali specializzati, collegati e dipendenti tra loro, ognuno con una propria specializzazione»: da chi cattura la preda a chi la digerisce. Il suo nome deriva dalla forma, che assomiglia proprio a una caravella con le vele spiegate. Si sposta venti metri al minuto e può percorrere dai 15 ai 28 km al giorno, sfruttando proprio la sua «vela». E’ carnivora e velenosa al punto da uccidere in poco tempo pesci e altre prede. Per alcuni tipi di veleno rilevato su alcune specie, non esiste finora un antidoto. Sull’uomo può provocare shock anafilattico e perfino la morte. Viene raccomandato di non trattare il morso come quello di una medusa.

La "caravella portoghese" è una specie molto pericolosa, caratterizzata dalla presenza di una sacca galleggiante (pneumatoforo) e da tentacoli urticanti lunghi anche decine di metri, il cui contatto può provocare danni molto seri.


© Riproduzione riservata