Attualità
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08/02/2022 13:07

Concy Aprile, la pastora di Ispica, fra tuma e canestrato

Laureata a Roma, con marito e figlio alleva 500 capre e pecore

di Redazione

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Concy Aprile, la pastora di Ispica, fra tuma e canestrato
Concy Aprile, la pastora di Ispica, fra tuma e canestrato

Ispica – Pastora o pastoressa? I dizionari online le ammettono entrambe ma la domanda è figlia contesto prettamente maschile che caratterizza ancora oggi la pastorizia e l’allevamento di bestiame. In Sicilia sono pochissime le donne che s’alzano quando fuori è buio per mungere, portare gli animali sui prati, trasformare il latte in formaggio. Specie se laureate o con studi artistici alle spalle.

Eppure alcune, a un certo punto, dalle grandi città in cui s’erano trasferite hanno sentito l’irresistibile richiamo di luoghi, tempi e attività della loro terra d’origine. L’edizione locale di Repubblica ne ha scovate quattro, di cui una ragusana: è Concy Aprile, 51 anni (foto), che gestisce insieme a marito e figlio un’azienda ovicaprina a Ispica. Anche le altre tre sono cinquantenni e laureate, una alleva di pecore e capre ad Altofonte e ha un caseificio a Monreale, in provincia di Palermo; le altre due a Sortino, nel siracusano.

Concy si è laureata all’università La Sapienza di Roma ma 15 anni fa, dopo il matrimonio, ha deciso di mettersi appresso con la famiglia a ben 500 esemplari tra capre e pecore: “Realizziamo 120 chili di formaggio a settimana – racconta -, a parte il canestrato abbiamo sperimentato la tuma persa: lo facciamo con origano, peperoncino e ai cinque cereali. Il canestrato va a ruba, ma pure il caprino affumicato con metodo naturale”.