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Due bollettini Covid, per vaccinati e non: sarà il quarto indice dei colori

Già in vigore a livello comunale in Sicilia, potrebbe diventare presto nazionale: per capirne di più su virus e antidoti

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/30-08-2021/due-bollettini-covid-per-vaccinati-e-non-sara-il-quarto-indice-dei-colori-500.jpg Due bollettini Covid, per vaccinati e non: sarà il quarto indice dei colori


 Ragusa - Due bollettini separati, per i vaccinati e non, così da capire meglio i reali rischi del Covid e la portata dei sieri nel neutralizzarlo. Ma anche per distinguere le regioni effettivamente a rischio, a prescindere dalla quantità dai contagi. Sembra arrivato il momento di aggiungere a livello nazionale un quarto parametro nella definizione delle fasce di rischio - oltre a indice di positività, ricoveri ordinari e rianimazioni - ovvero la percentuale di popolazione vaccinata, specie nelle fasce più in pericolo per la salute, già adoperato da Palazzo d’Orleans per colorare le città renitenti al vaccino di rosso e arancione. 

Proprio alle regioni spetterà il compito, nelle prossime settimane, di inviare al governo questi dati divisi per categoria. L’idea di fondo, spiegano fonti del ministero della Salute riportate oggi da Il Messaggero, è di differenziare le due diverse epidemie: quella degli immunizzati, che raramente finiscono intubati; e quella dei non vaccinati, che invece finiscono in ospedale e intasano la sanità pubblica a discapito degli altri malati. La variante Delta è destinata a portare nuovamente in alto in contagi nei prossimi mesi e questo non deve dare spago a complottismi, facendo credere che i vaccini non funzionino contro gli effetti gravi del Coronavirus.

In Sicilia lo scorso 24 agosto c’erano 24 vaccinati in terapia intensiva su una platea di 2,9 milioni di persone con almeno una dose; i non vaccinati in rianimazione erano invece 78 su 1,6 milioni di persone. Lo stesso vale per il Nord, a dimostrazione che non c’è nessun “mistero” sull’Isola che non sia spiegabile con l’assenza di una copertura vaccinale estesa nella popolazione. In veneto, ad esempio, da maggio a fine agosto sono finiti intubati solo 25 vaccinati contro ben 256 non vaccinati. Siamo a 10 volte tanto, e lo scarto è ancora maggiore nei reparti ordinari.


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