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Ecco il testamento olografo di Franco Battiato

Michele e Grazia Cristina Battiato si sono opposti al vincolo sulla casa di Milo

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/21-08-2023/ecco-il-testamento-olografo-di-franco-battiato-500.jpg Ecco il testamento olografo di Franco Battiato


Milo - La notizia è stata resa nta dal giornalista Franco Bechis. 

Tre righe scritte in stampatello, che non usava mai, l’11 maggio 2018. Sotto, alla quarta riga solo la sua firma per esteso: Franco Battiato (anche se il suo nome di battesimo era Francesco). È l’ultimo scritto noto del cantante, ed è apparso un mese e mezzo dopo la sua morte il 30 giugno 2021, a Milano, nello studio del notaio ed avvocato Alessandro De Cicco. A portarglielo chiedendone la pubblicazione è stata la nipote del cantautore, Grazia Cristina Battiato. Che è la beneficiaria di quelle ultime righe di un testamento olografo: «Nomino mia erede universale la mia cara nipote Grazia Cristina Battiato. 11 maggio 2018. Franco Battiato». 

Il testamento olografo portato dal notaio aveva seguito di qualche mese il certificato medico del 21 febbraio 2018 firmato dal neurologo dell’ospedale Garibaldi di Catania, dr Giuseppe Zappalà, che sarebbe poi stato alla base della decisione della prima sezione civile del tribunale di Catania per la nomina definitiva di un amministratore di sostegno (il fratello Michele) perché Battiato non era ritenuto più in grado di prendere decisioni in piena coscienza. Il cantautore lì veniva descritto dal neurologo con «disorientamento temporo-spaziale, marcati disturbi cognitivi e di memoria a breve, peggiorati significativamente negli ultimi mesi», e si descriveva una malattia grave in fasa avanzata, che lo costringeva in gran parte a stare a letto nutrito solo da un sondino. Interrogato a casa sua dal magistrato che si occupava del caso però Battiato aveva riferito correttamente il «proprio nome e cognome e l’anno di nascita, ma non il giorno e il mese. Ha dichiarato di non ricordare le ragioni della presenza del giudice; ha dichiarato di non soffrire di alcuna malattia. Domandato se intrattenesse rapporti bancari, ha risposto ‘Veramente non ho SIAE’, mentre in realtà risulta essere intestatario di diversi conti correnti e di fondi comuni e di altri strumenti di investimento; ha risposto con frasi senza senso apparente alle altre domande rivoltegli dal giudice, anche a quelle riguardanti i suoi redditi e le sue attuali occupazioni».

Nonostante la registrazione regolare del testamento olografo, i passaggi della successione in favore della nipote sono stati fermi per parecchio tempo. Solo il 14 luglio 2023 alle 12,30 in Giarre si è tenuta dopo tre anni l’assemblea ordinaria de “L’Ottava srl”, la piccola cassaforte societaria di Francesco Battiato detto Franco. L’amministratore unico- il fratello Michele- ha presentato e fatto approvare dai soci (la nipote erede del cantante) in un solo giorno i bilanci della società al 31 dicembre del 2020, del 2021 e del 2022. Le assemblee degli anni precedenti infatti erano andate deserte per mancanza di partecipazione dei soci. Michele Battiato si è dimesso dalla carica di amministratore unico ed è stata eletta al suo posto l’erede del cantante, la nipote Grazia Cristina che risultava da documento residente in questo momento a Dubai. Nel bilancio 2021, l’anno del decesso del cantante, sono riportati in entrata tre contributi Covid: «qui di seguito sono riepilogate le sovvenzioni ricevute dalle pubbliche amministrazioni: Siae, contributi Sostegno Covid DL.23 euro 31.759,40; ripartizione fondi covid euro 7.792,61; fondo perduto covid euro 4.751,00».

Michele e Grazia Cristina Battiato si sono opposti al vincolo sulla casa di Milo

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Sempre alla nipote Grazia Cristina è finita la villa di Milo in cui il cantante ha abitato e trascorso anche gli ultimi anni di malattia. La proprietà è sua per successione ereditaria, ma sull’immobile e il terreno di 10 mila metri quadrati che la circonda è stato apposto il 2 novembre del 2022, su richiesta della soprintendenza ai Beni culturali, un vincolo legale a favore dell’assessorato ai Beni culturali e identità siciliana della Regione Sicilia in quanto «casa di artista di interesse culturale». Contro il vincolo la nipote erede ha fatto ricorso, ma la contesa è appena agli inizi.


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