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Ecco l’anticiclone africano: gran caldo in Sicilia

L'ondata di calore, secondo gli esperti, dovrebbe proseguire anche la prossima settimana



La Sicilia resta in questi giorni nella morsa dell’afa e la Protezione civile regionale ha pubblicato l’avviso per rischio incendi e ondate di calore, per domani e per le successive 24 ore. Sono previsti per gli incendi un livello di preallerta classificato come arancione in tutte le province tranne Enna e Caltanissetta dove il livello di allerta è alto ed è classificato come rosso. La temperatura massima percepita sarà tra i 34 e i 35 gradi a Palermo, Catania e Messina.

 

Secondo Francesco Pasi, meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr, il grande caldo si protrarrà almeno fino a lunedì, con valori massimi superiori ai 40 gradi nel Sud Italia, a causa dell’anticiclone africano; mentre le temperature saranno in diminuzione, per i prossimi due giorni, nel centro-Nord, dove le temperature torneranno ad essere «molto elevate, sui 35 gradi, ma non estreme». «L’area di bassa pressione proveniente dall’Atlantico – spiega all’ANSA – domani attraverserà le Alpi e si porterà sul Nord Italia: in Pianura Padana, ad esempio, farà più fresco sia per la presenza di nuvole che per i temporali. Al Sud, invece – aggiunge – le temperature potranno sfiorare i 40 gradi nelle zone interne di Puglia, Sicilia e Sardegna». Sabato il caldo tornerà ad aumentare al Nord a seguito dello spostamento al Centro della perturbazione, che si esaurirà domenica. «In questo periodo, infatti – sottolinea Pasi – le perturbazioni viaggiano a latitudini molto settentrionali, riuscendo nel caso specifico solo a lambire l’arco alpino». Domenica e lunedì, secondo il meteorologo, l’ondata forte di calore dovrebbe proseguire al Sud, mentre al centro-Nord il caldo sarà leggermente meno intenso.

L’alternanza tra fiammate nordafricane e temporali «è il nuovo clima estivo del 21/mo secolo», commenta Andrea Garbinato, responsabile di redazione del sito “iLMeteo.it”, che spiega il fenomeno: «Il “respiro” nordafricano dapprima spinge l’alta pressione verso il cuore dell’Europa centrale e poi la fa sgonfiare verso il nostro centrosud. In questo modo il Nord Italia resta scoperto favorendo il passaggio di aria instabile atlantica. Questo flusso, trovando aria calda e soprattutto molto umida preesistente, scatena temporali specie sulle Alpi e in locale sconfinamento verso la pianura padana».Per combattere l’afa il ministero della Salute suggerisce di evitare di esporsi alle alte temperature dalle 11 alle 18, non frequentare le zone particolarmente trafficate, bagnarsi spesso con acqua fresca, assicurare un adeguato ricambio d’aria con la ventilazione naturale e l’utilizzo corretto del condizionatore. Importante anche un’alimentazione leggera e l’adeguata conservazione degli alimenti e dei farmaci. Infine si suggerisce di non lasciare persone non autosufficienti, bambini e anziani, anche se per poco tempo, nella macchina parcheggiata al sole.


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