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Forno gratis, aperto a tutti per cucinare, l'iniziativa di Simone

Forno gratis, aperto a tutti per cucinare. L'iniziativa di una focacceria di Monterosso contro il caro bollette

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Monterosso (La Spezia). Simone, per dare una mano ai suoi concittadini ad affrontare il caro bollette, il proprietario della focacceria "Il Frantoio" di Monterosso, nelle Cinque Terre, ha pensato di aprire il proprio forno a tutti. "Si cuoce gratis dalle 17 alle 18.50 causa crisi energetica", si legge sul cartello affisso all'esterno del suo esercizio commerciale. L'iniziativa ha catturato subito l'attenzione dei social e sono in tanti ad averne già usufruito.
Adesso tutti parlano di Simone: è finito su tv e giornali locali, per la sua bella idea di lasciare il forno aperto ai cittadivni contro il caro bollette
Si tratta di una iniziativa che riecheggia l’uso di una volta di avere un forno comune per il quartiere e per aiutare i concittadini. Simone Arpe, proprietario della focacceria, ha riesumato quella vecchia e affascinante usanza delle nostre nonne per finalità economiche molto serie dei nostri giorni.

“Cinquant’anni fa i forni già lo facevano”
Ha spiegato Simone: “È tutto gratis, io non chiedo e non pretendo nulla. Cinquanta, sessanta anni fa, un giorno a settimana i forni delle attività del paese cuocevano i pasti preparati in casa dai cittadini. Un modo per aiutarsi in un periodo non facile. Anche oggi non è un periodo facile”. Ed a Simone sono arrivate le lodi del sindaco Emanuele Moggia: “È un esempio autentico, genuino, di solidarietà, generosità e attaccamento alla comunità”.
«È la prima volta in 31 anni che facciamo un'iniziativa del genere e devo essere sincero non mi sarei aspettato tutta questa attenzione mediatica». Ha dichiarato, intervistato su VF.

In fondo, chi fa il panettiere lo sa: il forno sociale o comunitario (o «collettivo» come lo si voglia chiamare) è una pratica antica e nel secondo dopoguerra succedeva spesso che nei piccoli borghi l’unico forno del panettiere rimanesse acceso un po’ di più, per permettere ai compaesani di cuocere i cibi preparati in casa.
Nel secondo dopoguerra succedeva spesso che nei piccoli borghi, l’unico forno del panettiere rimaneva acceso un po’ di più, per permettere ai compaesani di cuocere i cibi preparati in casa oltre al classico pane. Ma non solo, anche nel Sud d'Italia era una pratica molto diffusa durante la panificazione settimanale, ci si riuniva per fare un unica "infornata" magari del vicinato: Chi metteva a disposizione il forno, magari ne riceveva in cambio la legna o la farina e così via.  Oggi, con la guerra alle porte dell’Europa, la crisi e le bollette da capogiro che spesso inducono i cittadini a tenere spento anche il forno di casa, a Monterosso c’è chi ha rispolverato l’antica tradizione.
 


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