Attualità
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28/09/2021 08:44

Giuliacci: “Sicilia la regione più a rischio uragani”

Nulla di buono dalle previsioni a medio termine del metereologo

di Redazione

Nulla di buono dalle previsioni a medio termine del metereologo
Nulla di buono dalle previsioni a medio termine del metereologo

 Ragusa – A ottobre e novembre dovremo aspettarci un aumento del numero di trombe d’aria, cicloni ed altri eventi atmosferici estremi soprattutto al Sud, dove i mari sono troppo caldi. Fino agli anni 90 in Italia “avevamo al massimo una cinquantina di trombe d’aria in una estate – dice il noto meteorologo Mario Giuliacci a FanPage -. Nel 2020 già ne abbiamo avute 72, quest’anno siamo già a 140 in pochi mesi. Come tutti i fenomeni meteorologici violenti, anche le trombe d’aria si alimentano di calore e quest’anno il Mediterraneo ne ha assorbito tantissimo a causa della persistente presenza dell’anticiclone nordafricano. “I mari sono sempre più caldi ma quest’anno in maniera eccezionale – continua l’esperto colonnello -, addirittura quelli intorno alla Sicilia hanno subito un aumento di 3 gradi rispetto alla temperatura prevista”.

L’Isola si conferma dunque, insieme a Calabria e Sardegna, come la regione più a rischio ciclone, con relativo dissesto idrogeologico, e “non necessariamente solo lungo le coste”: anche l’entroterra non è immune e tra autunno e inverno andremo incontro a un incremento anche dell’intensità delle trombe d’aria, sempre per via del Mediterraneo “molto più caldo rispetto a quanto dovrebbero essere”, a causa di un cambiamento climatico che non conosce sosta. “I mari a sud della Sicilia raggiungono i 28°C – conclude Giuliacci -, qui potrebbero nascere i cosiddetti mediterranean hurricane: mini uragani dal diametro minore rispetto a quelli tropicali” ma in grado ugualmente di far male: abbiamo visto, un paio di settimane fa, il disastro provocato sull’isola di Pantelleria.