La cugina attende il Papa: prima di tutto lo abbraccerò, poi gli offrirò un "bunet"
di Redazione

Asti – Lo sta aspettando, nell’appartamento a Portacomaro dove vive dal 2015, dopo essere rimasta vedova. Il cugino Giorgio, come tutti i parenti ad Asti chiamano Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco dal 13 marzo 2013, verrà in Piemonte per festeggiare i suoi 90 anni, compiuti l’8 novembre, e Carla Rabezzana è molto indaffarata. C’è da preparare, per sabato 19, con altri cinque cugini e le loro famiglie, che arriveranno da Torino, Vaglierano e Tigliole, un pranzo in famiglia per Giorgio, figlio di Mario Bergoglio, cugino di primo grado di sua madre Ines.
Il loro legame risale al 1974, quando il non ancora quarantenne Jorge Mario era sacerdote e professore gesuita: “Stava andando a Francoforte per motivi di studio”. Venne a Torino a conoscere “i parenti con i quali era rimasto in contatto”. Da allora, quando padre Bergoglio, poi cardinale, tornava in Italia per andare in Vaticano, “di solito una volta l’anno”, passava sempre a trovarla a Torino, dove Carla, sposata con Angelo e con due figli maschi, lo ospitava anche per una settimana. “Andavamo anche a messa insieme”, ricorda. “Era da tanto che voleva tornare in questi luoghi – ha detto ai giornalisti che dopo l’annuncio della visita ad Asti di Papa Francesco l’hanno cercata più volte – il mio compleanno è soltanto un occasione”. Avrebbe dovuto venire già nel marzo del 2020, “avevamo già organizzato il pranzo” ha ricordato ancora la signora Rabezzana, ma il progetto è saltato per l’arrivo della pandemia. “Perché lui – ci dice – è molto legato a questa terra”.
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