Ragusa - Vuoi andare in vacanza a Pasqua? Certo, come no. Tra le palme di un atollo, o in un rifugio sulle nevi. Ma all’estero, il turismo da noi è vietato. La sorpresa del governo nell’Uovo è la possibilità, in virtù della sacre feste pasquali, di attraversare ogni regione a prescindere dal colore in cui ci si trovi e in cui si debba arrivare per raggiungere lo scalo che ci permetterà di raggiungere dei paesi che, bontà loro, accettano turisti pure da aree appestate dal Covid come l’Italia. La nuova ordinanza firmata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza dispone tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone per arrivi e rientri da ogni Paese, non solo da quelli extra Ue come precedentemente previsto. Quando la toppa è peggio del buco: la protesta dei tour operator italiani non ha portato ad aperture nei loro confronti, consentendo il turismo interno, ma ha solo complicare la vita a chi vuole partire. La regola vale almeno fino al 6 aprile ma se, come sembra certo, sarà prorogata fino al 30 forse ci scappa pure il weekend del primo maggio.
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Naturalmente per il ritorno in Italia non c’è limite. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, chiarendo le restrizioni del Dpcm del 2 marzo, afferma che “questo tipo di viaggi, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento” e pertanto “sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza”, naturalmente sempre “muniti di autocertificazione”. Almeno quello. Tutto permesso dunque nonostante il lockdown decretato a livello nazionale. O te ne vai sulle Azzorre o non puoi mettere il naso fuori di casa: questo prevede la zona rossa per la maggioranza che resterà in patria, e l’arancione allarga il raggio di libertà di movimento senza autodichiarazione solo al comune. E alle 22 scatta il coprifuoco. Ma allora, dove si può andare? Quasi tutti accettano villeggianti di questi tempi e l’elenco ufficiale comprende in pratica tutto il continente.
In ordine alfabetico: Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori fuori dall’Europa), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (comprese le enclavi nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco. Per mete extracomunitarie tocca informarsi sui siti della Farnesina o delle nostre ambasciate in loco, anche per sapere quali sono le locali misure anti contagio da rispettare. Dovunque si vada, ripetiamo, al rientro in patria sarà obbligatorio effettuare il tampone e 5 giorni di isolamento fiduciario. Per chi nel prossimo mese torna da Austria, Regno Unito (paesi europei non disponibili) e Stati Uniti l’isolamento è invece di due settimane.