Ragusa - La pandemia Covid ha fatto saltare 140mila esami anticancro in Sicilia, più di un terzo di quelli in programma, impedendo di diagnosticare almeno 442 tumori o lesioni pretumorali. È l'altra faccia manifesta dell'emergenza, la doppia pandemia come l’abbiamo chiamata su Ragusanews, con ritardi di oltre 6 mesi e risvolti drammatici sulla salute dei cittadini. Dopo i numeri allarmanti diffusi a gennaio dalla Società siciliana di chirurgia, ora è l'Osservatorio screening a lanciare l’allarme: confrontando i dati dall’1 gennaio 2020 al 31 maggio 2021 con quelli del 2019, emerge che l’analisi più penalizzata è quella del cancro al collo dell'utero (Pap o Hpv test), ridotta del 38,6%, equivalente a 56.545 visite in meno e 104 tumori non rilevati.
News Correlate
Seguono gli screening alla mammella, al colon retto. Da metà 2021 era iniziato un lento recupero, subito affossato dal boom di contagi e ricoveri seguito alle feste di fine anno. A breve ne pagheremo le conseguenze: "Ci aspettiamo non solo un numero maggiore di casi, ma soprattutto interventi più demolitivi perché i pazienti giungono con tumori in stadio molto avanzato", afferma la Lega italiana anti tumori. Con l'ondata di Omicron che si sta ritirando, è ora che il sistema sanitario dell’Isola si rimetta finalmente in moto per i tanti altri malati gravi, perché il Covid e i no vax – per via traverse – stanno uccidendo anche loro.