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24/07/2021 09:22

Sprechi siciliani. La cacioteca di Ragusa costata 2,5 milioni, chiusa

Inaugurata nel gennaio 2012, ha fatto in tutto 5 o 6 eventi

di Redazione

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Sprechi siciliani
Sprechi siciliani

Ragusa – L’inchiesta è del quotidiano La Repubblica. E scopre che La Cacioteca regionale di Ragusa,  costata 2,5 milioni di euro, è stata chiusa dopo 18 mesi. 

Realizzata dal mitico Corfilac, il Consorzio regionale per la ricerca sulla filiera lattiero-casearia (creato nel 1996, con 45 dipendenti), in quattro anni di lavori, è scavata nella roccia, dove ci sono 12 celle di stagionatura, divise su due livelli, tutte in legno. E poi laboratori, il ristorante, un bar, decine di videocamere per studiare le reazioni degli avventori, per vedere se un formaggio in degustazione viene apprezzato di più se abbinato al miele o alle marmellate.
Inaugurata nel gennaio 2012, ha fatto in tutto 5 o 6 eventi. 

L’inchiesta sugli sprechi della Regione Siciliana
La cacioteca di Ragusa è solo uno dei casi limite che emergono dal dossier condotto dal deputato 5 Stelle, Luigi Sunseri, sulle società e gli enti partecipati dalla Regione Siciliana, nelle quali lavorano quasi 7mila dipendenti, pari al 50 per cento del personale regionale. Un censimento durato oltre un anno, per rintracciare e studiare i bilanci delle 163 strutture, tra società, enti, consorzi, che fanno capo o sono partecipate dalla Regione.

All’Istituto regionale della vite e del vino, dove 18 dipendenti su 61 ricoprono una carica dirigenziale, il costo annuo per il personale è di circa 4 milioni, poco meno del 75 per cento del totale delle spese correnti.

L’Ast, l’azienda siciliana trasporti, ha di suo accumulato debiti per oltre 80 milioni. Nello specifico, sono 36,3 milioni i debiti verso le banche, 12 milioni verso i fornitori, tributari per 24 milioni e 9 milioni verso Inps e personale.