di Ansa

SIRACUSA, 17 AGO La Procura di Siracusa ha
richiesto l’archiviazione del procedimento penale per omicidio
colposo a carico del legale rappresentante di Astrazeneca,
Lorenzo Wittum, per il decesso di Stefano Paternò, il
sottufficiale della marina militare di Augusta morto a
Misterbianco (Catania) il 9 marzo del 2021 dodici ore dopo la
somministrazione del vaccino anti Covid. Per la Procura c’è una
connessione tra il decesso e la dose ricevuta dall’uomo, ma in
assenza di violazione delle prescrizioni delle massime autoritÃ
sanitarie mondiali. Nella richiesta di archiviazione avanzata al
Gip, firmata dal sostituto Gaetano Bono e vistata dalla
procuratrice Sabrina Gambino, si osserva che “se è vero che la
morte di Paternò è dipesa dall’Ards innescata dalla vaccinazione
in soggetto già positivo asintomatico, è però altrettanto vero
che il suo caso rappresenterebbe pressoché un unicum, tant’è che
i consulenti tecnici hanno stabilito testualmente che ‘la morte
del militare Paternò non può che essere ascrivibile alla
risposta individuale al vaccino, indotta da uno stato di
sensibilizzazione al SarsCoV2”.
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La Procura di Siracusa, nelle 16 pagine del provvedimento, cita
“l’orientamento che si aveva al momento dell’inoculazione del
vaccino al Paternò” e che l’Oms indicava come “la vaccinazione
potesse essere effettuata a prescindere da una pregressa
infezione da Covid19, sintomatica o asintomatica, tanto da
arrivare a non raccomandare l’effettuazione dei test sierologici
ai fini della decisione sul vaccinarsi o meno”. Inoltre,
l’indagine “ha dimostrato che non c’era nessuna anomalia né nel
lotto utilizzato nella vaccinazione né negli altri lotti
AstraZeneca analizzati a campione” e che anzi “dalle risultanze,
tra cui l’analisi dei dati della farmacologia, possiamo dire che
i vaccini sono sicuri”.
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La Procura sottolinea che “la ritenuta mancanza di penale
responsabilità di Lorenzo Wittum e, dunque, la presentazione
della richiesta di archiviazione lascia impregiudicata, qualora
ne ricorressero i presupposti, la configurabilità di una
responsabilità civilistica in ragione dell’accertata
correlazione eziologica tra la somministrazione del vaccino
AstraZeneca e il decesso di Stefano Paternò per l’illecito
civile cagionato alla persona offesa e ai suoi prossimi
congiunti”.
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I familiari del sottufficiale, assistiti dall’avvocato Dario
Seminara dello studio Seminara e associati di Catania, stanno
“valutando
l’opportunità della opposizione alla richiesta di
archiviazione”. (ANSA).
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