Attualità
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20/01/2022 09:21

Vaccino Covid: neanche la quarta dose evita il contagio, anzi

Troppi booster controproducenti, gli anticorpi difendono sempre meno

di Redazione

Troppi booster controproducenti, gli anticorpi difendono sempre meno
Troppi booster controproducenti, gli anticorpi difendono sempre meno

 Roma – L’Agenzia europea del farmaco mette in guardia sui booster: somministrati a intervalli molto brevi potrebbero avere l’effetto contrario rispetto a quello desiderato e ridurre il livello di anticorpi, anziché aumentarli. Una previsione contraddetta da Israele, primo paese che ha avviato da circa un mese il “super” booster per personale sanitario, fragili e over 60: gli anticorpi ricrescono, anche se di poco, il problema è che non difendono più sufficientemente contro l’attuale variante Omicron. Soprattutto riguardo il contagio, che è il grande tallone d’achille dei sieri: la mancata inibizione della trasmissione.

“Abbiamo visto molte persone infettate dopo la quarta dose – ammettono i ricercatori dello Sheba Medical Center di Tel Aviv -. Un po’ meno che nel gruppo di controllo, ma sempre tante”. Altroché: i nuovi positivi hanno raggiunto martedì il nuovo record assoluto nazionale di 71.593 nuovi casi quotidiani. Per questo, più che di un ulteriore richiamo con gli attuali vaccini, studiati per Alfa e Delta, si parla dell’opportunità di un nuovo antidoto fatto apposta per Omicron, che è ormai il vero nemico. Anche le terapie monoclonali, al momento, sono disponibili solo per le altre due mutazioni “scadute”.

Il rischio è che, tra autorizzazioni e forniture, il Coronavirus faccia in tempo a cambiare ancora. Anche un nuovo vaccino però, finché sarà iniettato e non interesserà le vie aeree, potrà scongiurare meglio gli effetti gravi della malattia ma terrà in piedi il suo veicolo di diffusione, che è alla base dell’emergenza da cui non riusciamo a uscire: il rubinetto del contagio andrebbe chiuso alla fonte, sul naso e sulla bocca per intenderci. Quello israeliano è solo un primo report e altri ne seguiranno nelle prossime settimane, con la durata del green pass a 6 mesi, è necessario che Europa e governo italiano inizino a pensare adesso al dopo booster, perché già a marzo inizieranno a scadere i primi certificati verdi ottenuti dai cittadini con la terza dose.

A quel punto: o si stabilirà un prolungamento automatico per tot mesi, navigando a vista con la curva epidemiologica; o si darà il via al quarto richiamo, magari all’inizio solo per i soli soggetti ad alto rischi come in Israele. “Nelle persone con sistema immunitario gravemente indebolito e che hanno ricevuto già tre dosi, sarebbe ragionevole che le autorità sanitarie prendessero in considerazione la somministrazione di una quarta – concorda l’Ema – ma, attualmente, non ci sono prove della necessità di una quarta dose nella popolazione generale”.