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Varianti Covid, Galli: "Ho il reparto invaso, presto problemi seri"

I virologi respingono le critiche e insistono: “Il rischio di sbagliarci è inferiore a quello di avere ragione”

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 Milano - "Le avvisaglie ci sono se guardiamo al di là del nostro naso, dobbiamo vedere cosa succede negli altri paesi. Non ci siamo inventati noi le varianti, ci sono e sono più contagiose. E’ un dato di fatto, non possiamo fare una trattativa sindacale o politica con il virus". Il professor Massimo Galli, primario di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, unisce la sua voce a quella dei colleghi che - tra nuove varianti e riaperture - temono il prossimo arrivo di un'ondata di contagi. "E' inutile fare il discorso del disastro che sta provocando questo virus, siamo tutti d’accordo che vorremmo riaprire tutto. Ma io mi ritrovo il reparto invaso dalle nuove varianti, questo riguarda tutta Italia e mi induce a dire che presto avremo problemi più seri - spiega Galli -. Chi, compreso il sottoscritto, vi dice ‘bisogna chiudere di più’ può incorrere nel rischio di esagerare, ma il rischio di esagerare è inferiore alla probabilità di avere ragione. Il numero di casi superiore in Inghilterra, Francia e Spagna indica che le varianti si sono diffuse prima: dalla Gran Bretagna, la variante inglese ha varcato la Manica e sta scendendo".

Poi difende il consigliere Walter Ricciardi dai siluri della Lega, che l’accusa di essere un disco rotto: "E' uno di quelli che ha tenuto la barra dritta, qualcuno dovrebbe vergognarsi di quello che ha combinato quest’estate. Non parlo solo di qualche collega, ma anche di una parte dei media che ha fatto riferimento ad un virus morto e ad una malattia che non esisteva". La richiesta del fronte medico “rigorista” è di un lockdown totale per arginare la diffusione delle mutazioni: l’indice Rt in risalita a 0.95 e l'istituzione di varie red zone in ormai diversi comuni italiani, sarebbero spie certe di un imminente peggioramento della situazione. Anche Andrea Crisanti è tornato a farsi sentire oggi: "Con lockdown a Natale oggi impianti sci aperti" rinfaccia a chi critica la chiusura a oltranza delle piste. "La variante inglese in 15 giorni passa dal 10% tranquillamente al 60-70%, con le conseguenze che abbiamo visto in Inghilterra con più di 2mila morti al giorno. Bisogna mettersi una cosa in testa: l'agenda non la decidono né i politici né gli esperti, la decide il virus. Finché non lo controlliamo, la realtà è questa e bisogna mettersi l'anima in pace". Pure il virologo fa quadrato attorno Ricciardi: "Ha fatto benissimo a sollevare l'allarme, perché i politici anche in passato si sono mossi sempre in ritardo, sempre".


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