I tre modi del turismo
di Redazione string(0) ""

Milano – “In un momento in cui il concetto di turismo si sta evolvendo sempre più verso un’idea di viaggio come esperienza – afferma Cleo Li Calzi, assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione – la Sicilia è pronta per proporre ai suoi visitatori occasioni per “vivere” l’isola, la sua cultura, le sue tradizioni e le sue eccellenze enogastronomiche attraverso percorsi tematici e personalizzati in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza. La Sicilia punta al turismo relazionale, valorizzando il nuovo concetto di ospitalità sostenibile come nel caso degli alberghi diffusi o del turismo residenziale e nelle dimore storiche e il patrimonio artistico e naturalistico, lanciando l’idea dell’isola come un grande museo diffuso. Rilevante attenzione è quindi data al turismo accessibile per aprire la Sicilia come destinazione turistica attenta alle esigenze di questo segmento di mercato”.
In Sicilia il turismo relazionale si sta concretizzando in particolare in tre forme: l’albergo diffuso e le dimore storiche, il turismo residenziale in particolare per il pubblico straniero, gli itinerari religiosi e naturalistici alla scoperta di angoli meno conosciuti e insoliti della regione.
L’idea di albergo diffuso nasce da una crescente richiesta di soggiorni in contesti urbani dove poter vivere a contatto con i residenti, usufruendo al tempo stesso di normali servizi alberghieri.
In Sicilia è proprio notizia di questi giorni l’approvazione del Regolamento sull’albergo diffuso da parte della Giunta Regionale: un risultato che permetterà la riqualificazione di centri storici e borghi, arginando il fenomeno dello spopolamento dei piccoli comuni. Mentre al turista viene assicurata una vacanza innovativa, immersa nella tradizione e nella cultura popolare siciliana, diventano parte della comunità ospitante con le sue tradizioni, ritmi di vita, sapori e suggestioni.
Sull’isola sono già attive numerose esperienze di successo, tra cui il progetto Nebrodi Albergo Diffuso. Il progetto coinvolge dieci comuni del comprensorio nebroideo: Capri Leone, Longi, Floresta, Galati Memertino, San Salvatore di Fitalia, Ficarra, San Marco D’Alunzio, Mirto, Frazzanò e Ucria. I visitatori sono ospitati in residenze tipiche del luogo, partecipano alle iniziative locali e vivono la realtà quotidiana della popolazione residente. La struttura prevede una gestione unitaria del patrimonio immobiliare adibito a camere nei diversi centri e dieci reception dislocate in ciascun comune aderente al progetto.
Oltre al progetto dei Nebrodi, nella Regione sono già attive altre realtà di questo tipo: Scicli a Siracusa, Borgo Santa Caterina a Castiglione di Sicilia (Catania), paese albergo di Mistretta (Messina) e Piazza Armerina (Enna).
In parallelo all’Albergo Diffuso, il territorio offre anche un’altra opportunità di alloggio. Sono le Dimore Storiche che rappresentano in Sicilia un patrimonio considerevole. Si tratta di palazzi e ville sparsi sul territorio e che fanno capo, dal punto di vista organizzativo, all’Associazione Dimore Storiche Italiane Sezione Sicilia.
Sono sempre più numerosi gli stranieri, spesso pensionati e in particolare provenienti dall’Europa settentrionale (inglesi, tedeschi, francesi e svizzeri), che decidono di acquistare case in Sicilia. Tra le aree più richieste c’è la Val di Noto, patrimonio Unesco, e città quali Noto, Siracusa, Modica, Ragusa (solo per fare alcuni esempi nel versante sud orientale dell’isola), ma anche Taormina, con la sua vista sull’Etna, Cefalù e Gangi (Palermo), inclusi nella lista dei Borghi più belli d’Italia. A Cianciana, vicino ad Agrigento, il dieci per cento dei residenti ha passaporto straniero.
Ad attrarre artisti e acquirenti da tutto il mondo anche i prezzi interessanti. Infatti con 20-30mila euro e altri 10mila di ristrutturazione, si può comprare una casa dell’800 con il prospetto in tufo e il solaio a volta.
Anche Favara in provincia di Agrigento è rinata grazie al progetto Farm Cultural Park, un centro culturale e turistico, realizzato in un’area del centro storico che è stata riqualificata grazie ad un’iniziativa privata ed è diventata punto di riferimento per artisti e architetti da ogni parte del mondo. Case storiche sono state trasformate in gallerie d’arte contemporanea, una residenza per artisti di tutto il mondo, un museo d’arte contemporanea per bambini, un centro d’innovazione internazionale. Non è un caso che il blog britannico Purple Travel abbia collocato il Farm Cultural Park al sesto posto al mondo come meta turistica per gli amanti dell’arte contemporanea preceduta da Firenze, Parigi, Bilbao, le isole della Grecia e New York.
La Sicilia ispira spiritualità con uno dei tanti itinerari religiosi offerti sull’isola.
Tra le diverse proposte si aggiunge un nuovo percorso religioso, ma anche naturalistico, Itinerarium Rosaliae. E’ il cammino che si snoda sulla SS 118 per 160 Km attraversando 7 riserve naturali e 14 comuni da Santo Stefano di Quisquina a Palermo. E’ percorribile principalmente a piedi ma, per alcuni tratti, anche a cavallo o in mountain bike. Un nuovo percorso devozionale.
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