Economia
|
15/12/2008 16:20

Confeserfidi: Più vigore ai Confidi con l’approvazione del DDL 259

di Redazione

Esitata favorevolmente  dall’Assemblea  regionale siciliana un’ apposita legge sui Confidi, attraverso  la quale  viene dato maggiore vigore al lavoro ed al ruolo di collante, di questi organismi,  tra banche ed imprese.
In questo modo la Sicilia potrà godere a pieno, finalmente,  della legge in aiuto ai Confidi e, quindi alle imprese.
“Una legge- osserva il presidente della Confeserfidi, Bartolo Mililli,- che  renderà più solido il rapporto tra  imprese ed il sistema  bancario in termini di finanziamenti.  Lo scopo e’ stato di rifinanziare i Confidi con validi strumenti a seguito della grave crisi internazionale, partendo dal presupposto che essi rappresentano strumenti di politica economica a sostegno delle micro, piccole e medie imprese. Un provvedimento atteso dal mondo bancario ed imprenditoriale e che mette in circolo risorse per alcune decine di milioni di euro.  La funzione primaria dei Confidi viene  in questo modo ulteriormente  elevata”.
 
Roberto Rizzo, Dirigente responsabile del Settore Confidi della Regione  Sicilia,  ha rilasciato per Confeserfidi.tv una  lunga  intervista  in cui  spiega i benefici della legge per i  confidi siciliani.
Di seguito si riportano alcuni “passaggi” salienti dell’intervento  di Roberto Rizzo  sul disegno di legge 259. “  La legge porta  sostanziali novità per i confidi siciliani. Innanzitutto crea dei nuovi meccanismi, delle nuove forme di agevolazione a cominciare da un contributo una tantum rivolto a tutti consorzi fidi proporzionate alle garanzie  che ciascuno rilascia. Un secondo intervento riprende il percorso che era stato avviato  con la legge 11 (interrotta nel 2006) che riguardava l’aggregazione dei consorzi fidi. Vengono utilizzate le risorse comunitarie e questo darà  tranquillità a tutti gli operatori economici perché fino al 2013 non ci saranno problemi per sostenere gli interventi  finanziari previsti dalla legge 11.

Un terzo  elemento contenuto nella legge riguarda il sostegno  per  i  consorzi fidi più grossi (come  nel caso di Confeserfidi),  quelli che superano la soglia dei 75 milioni di euro, prevista dal legislatore nazionale affinché i consorzi fidi vengano assoggettati al controllo  della Banca d’Italia. Ecco questi tre aspetti della legge agevolano le esigenze di tutti i consorzi fidi che in Sicilia è estremamente  variegato.

Un’altra  novità che subentra con il 259  riguarda il fondo di rotazione. Ai consorzi viene rilasciata la possibilità di restituire o non restituire le somme che vengono versate dai propri associati al fondo rischi, restituendone in eguale misura (qualora dovesse essere ritenuto opportuno dal consorzio fidi) la quota “speculare” versata alla amministrazione regionale”.