Benessere
|
23/10/2020 10:10

Differenza tra influenza e Covid: ecco come distinguerli

Diverso periodo di incubazione, sintomi più acuti e maggiore miralità: questa la principale differenza tra Covid e influenza tradizionale.

di Redazione

Coronavirus e influenza: le differenze che li distinguono
Coronavirus e influenza: le differenze che li distinguono

Durante l’emergenza da coronavirus l’infezione è stata spesso paragonata a una influenza un po’ più cattiva e pericolosa. In realtà gli esperti, infettivologi e microbiologi, hanno spiegato che le cose non stanno così, perché sebbene vi possano essere degli elementi in comune, si tratta di due virus del tutto differenti. Il coronavirus, noto anche come Covid-19 ovvero “Co”, che sta per “Corona”, “Vi”, per” virus”, “D” per Disease, ossia “malattia” in inglese e “19” in riferimento all’anno in cui si è manifestato per la prima volta, appartiene alla famiglia dei coronavirus che comprende i virus che sono causa della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS), la Sindrome Respiratoria Mediorientale (MERS) ma anche il comune raffreddore.

La differenza tra influenza e Covid
Esistono delle differenze fondamentali tra influenza e Covid. Il virus influenzale ha tra i suoi ospiti l’uomo, nel caso invece del coronavirus si è verificato un salto di specie, ovvero ha cominciato a infettare anche l’uomo e non più soltanto gli animali. Si parla quindi di nuovo coronavirus, spiega il Ministero della Salute, perché è stato identificato un ceppo che finora non era mai stato isolato nell’organismo umano.
Un’altra differenza significativa riguarda il periodo medio di incubazione, ovvero dal momento in cui ci si infetta alla comparsa dei primi sintomi. Nel caso dell’influenza l’intervallo in media è di 3 giorni, nel caso del Covid-19 è di 5-6 giorni. Inoltre nel caso dell’influenza nei primi 3-5 giorni di malattia è più facile essere contagiati dal virus. Per quanto riguarda il coronavirus, sulla base dei casi di contagio, invece ci sono persone che possono trasmettere il virus anche 28-48 ore prima della manifestazione dei sintomi. Pertanto il coronavirus, come purtroppo i casi di questi giorni sembrerebbero dimostrare, si diffonde con maggiore rapidità.
Un’altra importante differenza riguarda la mortalità. Quella per il Covid-19 sembra attestarsi su numeri più alti rispetto ai decessi per l’influenza che si attestano generalmente sullo 0,1%, tuttavia per conoscere il tasso di mortalità saranno necessari altri dati.
Come nel caso dell’influenza risultano più a rischio gli anziani con pregresse patologie, chi presenta particolari patologie e i soggetti immunodepressi. A differenza dell’influenza risultano meno soggetti al contagio i bambini e i ragazzi di età inferiore ai 19 anni.
Riguardo ai sintomi, in caso di contagio da coronavirus sembrerebbero manifestarsi in maniera più severa: in particolare stando ai dati, l’80% delle infezioni si presenterebbe in maniera lieve o asintomatica, nel 15% con sintomi gravi e il restante 5% in condizioni critiche da richiedere il ricorso a terapie intensive quali la ventilazione assistita. Si tratterebbe di percentuali maggiori rispetto al virus influenzale.

Coronavirus e influenza: modalità di trasmissione
Entrambi i virus vengono veicolati da persona a persona in maniera simile, ovvero tramite la dispersione nell’aria delle goccioline di saliva non solo quando starnutiamo e o tossiamo, ma anche quando parliamo. In questo senso il Ministero della salute per prevenire la trasmissione dell’infezione raccomanda di evitare abbracci e strette di mani, mantenere nei contatti sociali la distanza di almeno un metro, coprirsi bocca e naso se si tossisce o si starnutisce, lavarsi spesso le mani, non toccarsi occhi e naso e bocca con le mani, utilizzare disinfettanti a base di cloro e alcol per detergere le superfici.
Un altro aspetto che marca una differenza fondamentale tra il virus influenzale e il Covid-19 è che al momento per quest’ultimo non esiste un vaccino. Per l’influenza invece ogni anno ne viene preparato uno per far fronte alle mutazioni del virus. Inoltre sono disponibili anche specifici farmaci antivirali. Riguardo alle terapie per contrastare il coronavirus si sta rivelando promettente l’impiego di Tocilizumab, un farmaco utilizzato contro l’artrite reumatoide, nel trattare i gravi casi di polmonite interstiziale causati dal Covid-19.